Tiziano Galeazzi e Roberta Soldati interrogano il Consiglio di Stato

TICINO: QUANTI “FURBETTI DEL QUARTIERINO” SULLE FIDEIUSSIONI GARANTITE DALLA CONFEDERAZIONE ?

La pandemia ha richiesto molteplici sforzi, non solo sanitari ma anche finanziari. In piena fase uno, la Confederazione ha reagito rapidamente sulla questione della mancanza di liquidità da parte di molte aziende sul territorio elvetico.

Da Berna sono stati garantiti diversi miliardi per far si che le aziende potessero, tramite le loro banche di appoggio, ottenere liquidità controllata in poche ore. Bastava compilare dei moduli e senza lasciare ulteriori documenti sullo stato di bilancio aziendale, struttura aziendale, organigramma, incassare la percentuale richiesta.

Se questa operazione tra Confederazione, sistema bancario e tessuto economico privato è stata da una parte lodata cosi in Svizzera che all’estero, dall’altra faccia della medaglia ha messo in evidenza molteplici problemi.

Ricordiamo che questa possibilità di fideiussione garantita dalla Confederazione viene rilasciata dalle banche ma se quest’ultime non dovessero recuperarle, di certo non le perderebbero, perché andrebbero dal Governo svizzero a farsele rimborsare.

Questo meccanismo così semplice, sicuramente avrà attratto anche molti “furbetti del quartierino” che, con degli escamotage, avranno incassato si, i soldi destinati a sostenere la propria azienda, ma poi dirottati magari sui propri conti privati o utilizzati diversamente dallo scopo ben indicato.

Il risultato è semplice da capire. Incasso i soldi, li uso diversamente e faccio fallire l’azienda lo stesso. Conseguenza: licenzio il personale, non pago gli stipendi, non pago gli oneri sociali, non pago le tasse, non pago le fatture, non pago i creditori e fuggo con il malloppo.

Qualcuno potrà sicuramente pensare che dopo tutto queste fideiussioni sono garantite da Berna e questo è vero. Ma andando oltre lo “steccato” vi è da chiedersi, Berna, a chi si rivolgerà alla fine per recuperare queste perdite? Ovviamente dal cittadino che paga le tasse in Svizzera e cosi l’economia seria che rispettando le regole, è rimasta a lottare sul territorio per uscire dalla crisi.

A Zurigo (vedi link) iniziano a fioccare denunce e iniziano a sollevare la problematica. In Ticino come siam messi?

Per queste ragioni, chiediamo al lodevole Consiglio di Stato:

1) Quante imprese individuali, società di persone o persone giuridiche con sede sul territorio Cantonale hanno richiesto crediti bancari garantiti dalla Confederazione come previsto dall’ Ordinanza sulle fideiussioni solidali COVID-19? Elencare i numeri suddivisi per i vari settori economici (primario, secondario e terziario) fino alla compilazione delle presenti risposte.

2) Di queste aziende quante non hanno riaperto e hanno chiuso per sempre le saracinesche?

3) In base alla risposta data alla domanda no. 2; a quanto ammonta la somma complessiva che non verrà più restituita alle banche e quindi verrà elargita a queste ultime dalla Confederazione? Anche qui, gli importi sono da specificare per i vari settori economici (primario, secondario e terziario)

4) Come si intendono recuperare le somme elargite alle aziende che hanno chiuso la loro attività o sono fallite?

5) Quante denunce sono state presentate al Ministero pubblico cantonale aventi per oggetto reati commessi e abusi in relazione alle fideiussioni solidali? (elencare i numeri fino alla compilazione di queste risposte)

6) Risulta che qualche “furbetto del quartierino” denunciato o conosciuto per aver fatto sparire queste somme incassate nel periodo di Covid19 abbia poi riaperto altre società e/o attività commerciali? Se sì, quali misure sono previste per evitare questi raggiri ai danni dello Stato e dei cittadini? È previsto un sistema per monitorare tali fattispecie?

7) È previsto un sistema di monitoraggio delle aziende alle quali sono stati concessi fondi garantiti da fideiussioni per accertarsi che li abbiano utilizzati secondo gli intenti del Consiglio Federale? Se sì, per quale periodo e come?

Per il gruppo UDC
Tiziano Galeazzi e Roberta Soldati

Link:
https://www.cdt.ch/svizzera/crediti-covid-trenta-casi-di-sospetta-truffa-HH2669009

https://www.rsi.ch/news/svizzera/Miliardi-di-aiuti-inutilizzati-13033529.html