I turisti dalla Germania e dall’Austria potranno tornare a visitare l’Italia.

Vienna ha dato il via ai viaggi in Italia, concedendo anche che essa stessa venga attraversata “senza però fare soste”. Il partito di Kurz, col portavoce Hermann Gahr, ha fatto sapere che l’Austria non impedisce il passaggio ai turisti tedeschi che vogliono raggiungere l’Altoadige. Questa, ha detto, è una favola a scopo denigratorio.

Anche la Spagna, nel frattempo, spera di ripartire grazie al turismo. Il premier Pedro Sanchez ha incoraggiato i turisti a pianificare pure le vacanze in Iberia, e ha promesso che il Paese garantirà che essi non incorrano in alcun rischio.

Nel frattempo l’Austria di Kurz, assieme ai Paesi Bassi, Danimarca e Svezia, i cosiddetti Paesi frugali, hanno proposto il  Recovery Fund: ovvero un fondo di emergenza temporaneo,  limitato a due anni per sostenere “la ripresa economica e la resilienza dei settori sanitari” con un approccio basato su “prestiti a condizioni favorevoli” senza “alcuna mutualizzazione del debito”.

Una contropoposta, quella del Recovery found, al piano finanziario proposto dalla Merkel e da Macron, che prevedeva invece uno stanziamento di 500 miliardi di euro, bocciata dai “paesi frugali”.

Secondo Austria, Olanda, Danimarca e Svezia il Recovery Fund non deve portare a alcuna mutualizazzione del debito, ma limitarsi a “prestiti a condizioni favorevoli a beneficio degli Stati membri in stato di necessità limitando al contempo il rischio di tutti gli Stati membri e fornendo incentivi sani”.