Il governatore della Lombardia Attilio Fontana è stato messo sotto scorta per prevenire gravi atti che potrebbero essere eventualmente generati dalle gravi frasi d’odio a lui indirizzate, per la tragica situazione che la Lombardia si è trovata a gestire durante la pandemia del Covid. La prefettura di Varese ha così messo sotto scorta il governatore Fontana attorno al quale il clima si è fatto incandescente. Sui muri di Milano sono infatti comparse scritte quali “Fontana Assassino” o altre minacce ricevute sul web.

Il governatore precisa di non aver fatto richiesta della scorta ma conferma di averla: “Alcuni quotidiani oggi scrivono che mi è stata assegnata la scorta. Confermo la notizia e sottolineo che non si tratta di una richiesta, ma di una decisione posta in essere dalle autorità competenti. Per me – aggiunge – non cambia nulla, il mio lavoro prosegue con la stessa determinazione di sempre”.

 

Anche la Ministra dell’istruzione Lucia Azzolina viene scortata da uomini della Guardia di Finanza da tre giorni, in seguito a pesanti insulti sessisti e minacce gravi ricevute sui social. La Ministra ha subito infatti delle minacce per il concorso insegnanti, da parte degli insegnanti precari che vogliono essere stabilizzati. L’Azzolina ha infatti bandito il concorso per i nuovi laureati, per avere alla guida della scuola una classe di professori giovane e meritocratica, ma i “precari storici” ovvero insegnanti che hanno professato l’insegnamento senza però mai essere ufficialmente di ruolo, che nonostante gli anni trascorsi vogliono essere stabilizzati, non hanno preso bene la decisione della ministra: alcuni di essi, sempre che insegnanti “veri” siano, sono arrivati ad insultare e a minacciare la ministra, tentando di hakerare il profilo e il conto corrente.

“È vergognoso” dicono i deputati “che certe offese sessiste e violente arrivino da chi professa di essere insegnante”.