“A questo punto il referendum appare inevitabile”

“La popolazione si renderà conto di quale prezzo sarà chiamata a pagare”

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In qualsiasi situazione come reagisce un socialista? Con le tasse! E non solo… … creando un nuovo ufficio, sette nuovi regolamenti, nominando quattordici funzionari, eccetera.

Ma i liberali sono diversi! O meglio, ammettiamolo, ce li aspettavamo diversi. 

“Così rubiamo voti ai Verdi!”. Sarò anche un originale ma, vi confesso, se io fossi verde… voterei verde.

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La stangata è servita! Il Consiglio nazionale tira dritto votando a larga maggioranza, nell’ambito delle nuova legge sul CO2, tutta una serie di tasse già approvate dagli Stati, che andranno a colpire l’economia e soprattutto i cittadini.

Una di queste sarà l’aumento del prezzo della benzina che potrà arrivare a 10 cts. fino al 2024 e a 12 cts. al litro a partire dal 2025 (per dirla tutta, in realtà l’aumento potrebbe ammontare complessivamente a 20 cts. al litro); analogo discorso per la tassa sul CO2, il cui limite massimo è stato portato a 210 fr. per tonn. (oggi ammonta a fr. 96/tonn), che è più del doppio della tassa più alta prelevata a livello mondiale.

E tanto per non farsi mancare nulla, il Nazionale ha pure confermato l’introduzione di una tassa sui biglietti aerei compresa fra 30 e 120 fr., che non ha eguali in nessun Paese del mondo, oltre che una tassa sui voli privati.

Inutile aggiungere che già solo queste tre misure andranno a gravare in modo importante gli abitanti delle regioni periferiche (fra le quali ovviamente vi è anche il Ticino), che dovranno pagare un conto molto salato: si calcola che con i previsti aumenti una famiglia dovrebbe far fronte a oneri finanziari supplementari che possono tranquillamente arrivare fino a 1’500 fr. all’anno. A scanso di equivoci sono sempre stato favorevole a una legge sul CO2, che però deve essere equilibrata e sostenibile per le aziende e soprattutto per i cittadini, a maggior ragione in vista delle difficoltà economiche con le quali saremo confrontati per i prossimi anni a seguito della crisi generata dal coronavirus.

E’ giusto che la Svizzera faccia la sua parte e che dia l’esempio nella lotta ai cambiamenti climatici, ma non vendiamo l’illusione che da soli possiamo salvare il pianeta (ricordo che l’impatto delle emissioni di CO2 generate nel nostro Paese equivale allo 0,1%, ovvero l’1 per mille, delle emissioni globali.

Temo che con questa legge abbiamo caricato troppo la barca: a questo punto il referendum appare inevitabile e sarà interessante vedere come reagirà la popolazione quando si renderà conto, al di là delle solite fumose dichiarazioni di principio che sono risuonate nel dibattito parlamentare, del prezzo che sarà chiamata a pagare.

on. Fabio Regazzi