Una mostra che è un augurio di ripresa lavorativa

UNIFORM INTO THE WORK/OUT OF THE WORK

di Cristina T. Chiochia

Weronika Gesicka

Riaprono gli spazi espositivi della fondazione Mast a Bologna, che da sabato 4 luglio offre la possibilita’ di visitare la mostra UNIFORM INTO THE WORK/OUT OF THE WORK e che offre una riflessione inedita sul mondo del lavoro.

Il lavoro in generale, ma che, proprio in Italia in questo momento è una esigenza profonda e forse per questo è utile segnalare la riapertura di una mostra dal titolo “uniform: into the work/ out of the work” visto nell’ottica e prospettiva di ben 44 fotografi presso che riflettono sulle divise del lavoro. Un lavoro che in tutto il mondo, spesso manca, un lavoro che si trasforma, un lavoro che dopo il lockdown in Italia e non, è diventato sempre piu’ precario e fragile, ma anche oggetto di profonde riflessioni, in questo caso, attraverso le uniformi di lavoro. Quasi una sorta di “ritratti industriali” che acquistano se possibile maggior interesse proprio dopo questi mesi di blocco per la pandemia, che trovano un nuovo punto di vista e di “ascolto”, sul mondo del lavoro.

In una Italia che aveva riposto speranze tra reddito di cittadinanza e navigator, in un momento in cui la ripartenza significa anche nuove forme di lavoro possibili, ecco che la mostra, che riapre il 4 Luglio 2020, con oltre 600 scatti di fotografi internazionali che, come recita il comunicato stampa: “mostrano le molteplici tipologie di abbigliamento indossate dai lavoratori in contesti storici, sociali e professionali differenti.

Paola Agosti

Il progetto espositivo comprende una mostra collettiva sulle divise da lavoro nelle immagini di 44 fotografi e una esposizione monografica di Walead Beshty, che raccoglie centinaia di ritratti di addetti ai lavori del mondo dell’arte incontrati dall’artista per i quali l’abbigliamento professionale è segno distintivo, una sorta di tacito codice dell’anti-uniforme”, curata da Urs Stahel, induce a riflessioni inedite sul concetto di lavoro e professionalità in chiave fotografica ed umana.

Ulrich Burchert
Sergey Bratkov

Augurando forse, chissa’, una veloce ripresa lavorativa, nella splendida Bologna ed in tutta la vicina Italia.