Il 55enne Jean Castex, è stato nominato dal presidente Macron come primo ministro a capo del governo. Sindaco di Prades, un comune della Francia meridionale nei Pirenei orientali, ed ex collaboratore dell’ex presidente Nicolas Sarkozy, Castex sostituisce il primo ministro uscente Edouard Philippe, dimessosi venerdì insieme al suo governo dopo tre anni di incarico caratterizzato da violente proteste di strada e dalla crisi del coronavirus.

Dimissioni che non vengono associate, stando alle dichiarazioni dello stesso ex premier, agli sviluppi giudiziari da parte di un tribunale francese che si sta occupando di un’indagine a seguito di denunce per cattiva condotta ministeriale nella gestione del coronavirus a carico di Edouard Philippe e due suoi ministri della Sanità, Agnes Buzyn e il suo successore Oliver Veran.

La scelta si è resa necessaria per un nuovo percorso politico mirato a rafforzare la presidenza Macron e placare il malcontento popolare. Un cambio di direzione che durerà fino alle prossime elezioni presidenziali del 2022. L’opposizione, che ha criticato fortemente questo rimpasto, lo vede in realtà come un modo di prepararsi alle votazioni senza che Macron venga ostacolato dal primo ministro. La popolarità di Philippe era in crescita a differenza di quella di Macron. Un sondaggio della scorsa settimana suggeriva che il 44% dei francesi aveva un’opinione favorevole per il presidente, mentre il 51% l’aveva per il primo ministro. A larga maggioranza, Philippe è stato anche rieletto sindaco nel comune di Le Havre nella Normandia pochi giorni fa.

Lascia dunque un politico di centro destra e arriva un altro moderato conservatore senza però esperienza ministeriale e soprattutto sconosciuto al grande pubblico. Alcuni suggeriscono che sembra che Macron abbia nominato un amministratore delegato per attuare le sue decisioni durante gli ultimi due anni del suo mandato presidenziale.

Dal 1995, la Francia, la seconda più grande economia della zona euro, ha avuto quattro presidenti ma nove primi ministri, ciascuno con una durata media dell’incarico di circa due o tre anni. Dunque la nomina di Castex è in linea con la tradizione francese, soprattutto dopo la serie di risultati deludenti del partito di Macron nelle recenti votazioni locali. I Verdi stanno conquistando un continuo sostegno ed hanno vinto in alcune delle più grandi città francesi sottolineando i problemi che Macron ha dimostrato di avere nell’interpretare i bisogni  della gente comune. Un rischio politico crescente per Macron che, secondo i sondaggi, potrebbe non essere nella posizione migliore per battere facilmente Marine Le Pen nel 2022.

Anche se Macron è riuscito con compromessi ad evitare ai “gilet gialli” e ai sindacati di tornare di nuovo sulle strade, la Francia sta attraversando un periodo di incertezza e una grave recessione con la conseguente preoccupazione per una possibile disoccupazione di massa. Inoltre è sempre più frammentata in diverse linee ideologiche. Macron, per gli analisti, senza un primo ministro che lo protegga, potrebbe essere un presidente completamente esposto.

Lunedì verrà presentato il nuovo governo con la lista dei nuovi ministri.