Commissione parlamentare d’inchiesta: non politicizziamo un tema estremamente sensibile

Il PLRT è contrario all’istituzione della CPI poiché non tocca ai politici di milizia sostituirsi alle autorità di giustizia

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Anche noi pensiamo che si tenda (negli ultimi tempi) ad abusare dell’istituzione di CPI, che diventano troppo facilmente il palcoscenico di disfide personali e partitiche. “Dispendiose, inefficaci, inconcludenti” così le crocifigge il PLR.

Ai fini di un giudizio equilibrato, tuttavia, ammettiamo che nel caso in questione – che coinvolge uno specifico partito – sussiste un fondato sospetto di favoreggiamento politico. Un giudice di tribunale probabilmente non entrerebbe nel merito di questi aspetti collaterali, estranei alla fattispecie penale.

E dunque? Dunque noi diamo ragione al PLRT ma diciamo… che gli altri non hanno poi tutti i torti.

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I reati a sfondo sessuale sono deplorevoli e vanno severamente condannati. Lo Stato e i suoi rappresentanti devono essere in questo senso esemplari nel proprio comportamento. Tuttavia, l’estrema delicatezza del tema chiede di evitarne la politicizzazione che scivolerebbe inevitabilmente verso una deriva mediatica che nuocerebbe alle stesse vittime che vorremmo proteggere. È questo il rischio concreto che si nasconde dietro la creazione di una Commissione parlamentare d’inchiesta (CPI) che, tuttavia, sembra sarà istituita a breve.

Il PLRT si è subito detto contrario allo strumento della CPI perché la politica non può sostituirsi agli organi di giustizia, che sul caso si sono già espressi. Inoltre, il Governo si è già attivato con una serie di misure per assicurare una maggiore attenzione a questi delicati aspetti nella gestione del personale che non vanno mai sottovalutati. I toni inquisitori assunti negli ultimi mesi, però, lasciano invece presagire dinamiche che poco hanno a che fare con il senso di giustizia.

Nel caso in cui ci dovessero esserci ancora dei coni d’ombra sull’operato dei funzionari, occorre rivolgersi subito alla polizia o alla Magistratura, che sono gli organi competenti che meglio possono fare chiarezza e assicurare le eventuali responsabilità. Una CPI sarebbe semmai legittima nel caso in cui vi fossero fondati sospetti sull’incapacità o la mancata volontà degli inquirenti di compiere il proprio dovere. Ricordiamo che il GC può istituire una CPI (art 39, Legge sul GC) solo di fronte a eventi di grave portata istituzionale ciò che, pur deplorando con fermezza quanto successo, con tutta franchezza non è il caso in oggetto.

Nel rispetto della volontà del Parlamento, se quest’ultimo si determinerà per l’istituzione della CPI, il PLRT non si sottrarrà ai suoi doveri istituzionali. Tuttavia, abbiamo proposto una riduzione del costo. Per il Canton Ticino sarebbe la quarta Commissione parlamentare d’inchiesta negli ultimi anni: uno strumento che ha nei fatti dimostrato di essere dispendioso, inefficace e inconcludente. E – come se non bastasse – sul tavolo c’è la richiesta di istituzione di ulteriori CPI per le case per anziani nel contesto Covid.

Il PLRT è fermamente contrario a trasformare il parlamento in un organo giudiziario privilegiando il principio della separazione dei poteri caro a Montesquieu.

Partito Liberale Radicale