Brasília - O deputado Jair Bolsonaro durante promulgação da Emenda Constitucional 77, que permite médicos militares trabalharem no SUS (Antonio Cruz/Agência Brasil)

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha fatto parlare non poco di sè negli ultimi mesi a casa delle sue posizioni discutibili sul coronavirus, la cui gravità ha sempre minimizzato. Ora che il Brasile è il secondo paese al mondo per il numero di malati, attualmente 1milione e 700mila circa, anche Bolsonaro stesso è risultato positivo al tampone.

Il presidente brasiliano aveva effettuato il tampone dopo aver avvertito i sintomi tipici del Covid-19: 38 di febbre, dolori muscolari, sangue poco ossigenato. Stando a quanto riferiscono i media, il leader brasiliano è rimasto fedele alla sua visione delle cose, secondo la quale il coronavirus sarebbe paragonabile a una banale influenza. Sembrerebbe che sia stato difficile convincerlo a sottoporsi ai test ma rifiutare avrebbe potuto causare un incidente diplomatico, dato che poco tempo prima era stato a stretto contatto con l’ambasciatore americano Todd Chapman. In particolare, per l’occasione del 4 luglio il presidente aveva inviato Chapman e tre ministri per una grigliata nella sua residenza. Una foto ritrae gli ospiti vicino a Bolsonaro, senza mascherine e a poca distanza uno dall’altro.

Per ora tutti gli appuntamenti in agenda del leader brasiliano sono stati rinviati e molti suoi collaboratori si sono sottoposti al test, tra cue due ministri. Il presidente ha già parlato al telefono con una giornalista dichiarando: “Sto già meglio niente più febbre, sto solo prendendo l’idroclorochina per prudenza”. Inoltre ha dichiarato anche di assumere l’azitromicina. Entrambi i farmaci nominati mettono d’accordo la comunità scientifica sulla loro inefficacia contro il coronavirus.

Non si sa per ora come sia avvenuto il contagio, il numero di persone con cui è stato a contatto il presidente brasiliano nelle ultime settimane è molto alto per via della sua agenda densa di incontri con rappresentati delle istituzioni, ma anche amici, parenti e fan. Rintracciare tutti i possibili contagiati sarà impossibile e intanto sono già più di 60mila le persone in Brasile che hanno perso la vita a causa della pandemia.