Tragedia nella scuola di granatieri di Isone, dove una recluta è morta ieri durante una marcia di prestazione. La marcia prevedeva un percorso individuale di 6.5 km attorno alla pizza d’armi con un peso di 15 chili sulle spalle. Pertanto l’assenza del giovane è stata notata soltanto alla fine, quando non è tornato con gli altri. Il corpo è stato ritrovato nei pressi del percorso dopo una breve ricerca. Sul posto sono intervenuto immediatamente dei soccorritori della REGA che purtroppo non hanno potuto fare nulla per rianimare il ragazzo. La famiglia della recluta è stata informata e la giustizia militare ha avviato un’inchiesta per fare luce sull’accaduto. I camerati sono attualmente assistiti dal Care team.

Il ragazzo aveva 21 anni e vista la severità delle selezioni per la scuola di Isone è improbabile che avesse problemi di salute evidenti. Infatti la forma fisica richiesta per entrare a farne parte è impeccabile. Oltre a un test di ammissione iniziale, le reclute sono sottoposte anche a un test attitudinale di due giorni e ad altri esami di tipo medico e psicologico. “La scuola per granatieri richiede uno stato di forma eccellente: i criteri d’ammissione sono molto severi e i giovani che vogliono farne parte devono ottenere un punteggio minimo di novanta alla prova fisica di reclutamento. Sono un corpo d’élite dell’esercito” ha sottolineato il portavoce delle Forze Armate Stefan Hofer, che ha rilasciato un’intervista al 20 minuti. Ha inoltre espresso le sue condoglianze alla famiglia del ragazzo: “È un giorno molto triste. È morto un giovane. E questo ci tocca tutti. L’esercito esprime le proprie condoglianze a tutti i famigliari e rivolge loro i propri pensieri”.

Negli ultimi 30 anni ci sono state 8 morti nelle scuole reclute, come ricorda Ticinonline. Di questi il caso più recente risale al 2012, quando una recluta di Bière ha perso la vita a causa di un arresto cardiaco. Altri due ragazzi sottoposti a sforzo fisico erano morti nel 2009 ad Airolo e nel 2003 a Birmensdorf. Tre persone inoltre sono morte di meningite circa due decenni fa. Memorabile il caso del 1993 quando un comandante aveva obbligato una recluta in forte sovrappeso a continuare una marcia che alla fine lo ha portato alla morte. Il comandante era stato condannato tre anni dopo per omicidio colposo. Infine, nel 1988 c’è stato un caso di morte ancora avvolto nel mistero, un 19enne aveva perso conoscenza e era morto nel giro di pochi minuti per cause tuttora ignote.