Il ministro per la sicurezza presso il ministero dell’Interno britannico James Brokenshire, ha dichiarato che il Centro Nazionale di Sicurezza Informatica inglese (NCSC) è certo che gli attacchi informatici contro i laboratori che sviluppano il vaccino Covid-19 sono stati effettuati da hackers vicini all’intelligence russa. “Gli attacchi informatici sono stati condotti con l’intento di estrarre informazioni e proprietà intellettuale”, ha affermato Brokenshire, dopo che i governi di Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada hanno accusato congiuntamente con un avvertimento pubblico dettagliato le spie russe del tentativo di rubare preziose informazioni sul vaccino contro il coronavirus.

Le agenzie d’intelligence statunitense, canadese e inglese, affermano che il presunto colpevole è un nemico a loro familiare noto con il nome di APT29, lo stesso gruppo di hackers coinvolto nella pirateria informatica degli account di posta elettronica dei democratici durante le elezioni presidenziali statunitensi del 2016. Oggi sta prendendo di mira istituti di ricerca universitari, organizzazioni governative sanitarie e aziende farmaceutiche nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Canada. Soprattutto quelli coinvolti nello sviluppo di vaccini, allo scopo di rubare proprietà intellettuale attraverso tecniche di phishing e malware personalizzati noti come WellMess e WellMail.

Mosca è stata accusata di perseguire interessi egoistici con comportamenti “sconsiderati”. La Gran Bretagna è in prima linea negli sforzi di ricerca per la produzione di un vaccino. Non è chiaro se siano state rubate informazioni utili, ma il segretario agli Esteri inglese, Dominic Raab, ha dichiarato che è “inaccettabile che i servizi segreti russi prendano di mira coloro che combattono la pandemia”.

Il Cremlino respinge le accuse. “Non abbiamo informazioni su chi possa aver violato le aziende farmaceutiche e i centri di ricerca nel Regno Unito. Possiamo solo dire che la Russia non ha nulla a che fare con questi tentativi di hackeraggio”, ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.

I presunti attacchi informatici russi, dei quali l’NCSC è sicuro al 95%, potrebbero suggerire una debolezza della scienza russa sotto la guida del governo Putin in tanti anni. Il presidente russo si è sempre vantato della sua capacità di riportare la Russia al suo precedente stato di gloria scientifica, ma qualcosa forse non sta andando come sperava. Lo sviluppo del vaccino contro il coronavirus ha fornito un valido obiettivo per le agenzie d’intelligence, compreso quelle russe e cinesi, per capire le origini della malattia e le potenziali cure da usare per una nuova competizione geopolitica.