Stefan Keller, presidente del Tribunale di appello e amministrativo del Canton Obvaldo, è stato nominato a giugno procuratore federale straordinario dalla Procura federale della Svizzera, per esaminare le denunce penali contro il procuratore generale Michael Lauber e il presidente della FIFA Gianni Infantino.

Keller è giunto alla conclusione che, in relazione agli incontri tra il procuratore Lauber, il presidente Infantino e il procuratore capo dell’Alto Vallese Rinaldo Arnold, vi siano indicazioni di condotta illegale legata a riunioni non divulgate, in particolare “abuso di cariche pubbliche, violazione del segreto ufficiale e assistenza ai trasgressori”. Ha così chiesto alle commissioni parlamentari l’autorizzazione a procedere penalmente contro il procuratore Michael Lauber, e ha dichiarato di aver aperto anche un’indagine penale nei confronti di Gianni Infantino e Rinaldo Arnold (amico d’infanzia di Infantino che ha contribuito ad organizzare gli incontri con Lauber).

Nel maggio del 2019, l’autorità di vigilanza per l’Ufficio del procuratore generale, aveva avviato un procedimento disciplinare nei confronti di Lauber per cattiva condotta delle indagini, e nel marzo di quest’anno lo ha sanzionato con una riduzione dello stipendio dell’8%. Venerdì scorso il Tribunale amministrativo federale di San Gallo, ha dichiarato che Lauber ha rilasciato dichiarazioni non veritiere in merito ad un incontro consapevolmente nascosto con il presidente della FIFA Infantino nel giugno 2017, ingannando in sostanza le autorità. A seguito di questa dichiarazione, Lauber ha offerto le proprie dimissioni che diventeranno effettive da gennaio 2021.

Lauber, che ha assunto la carica di procuratore generale a gennaio 2012, stava indagando dal 2015 sui casi di corruzione nella federazione internazionale che governa il calcio mondiale. Un’indagine importante e sensibile che ha dato molta notorietà a livello internazionale sia a Lauber che alla Svizzera, ma che è stata perseguitata da molti problemi. Il Parlamento aveva rinnovato alla fine del 2019, il suo incarico fino al 2023 nonostante il parere negativo della Commissione affari giuridici. L’Autorità di controllo della Procura federale, ha affermato che Lauber ha gravemente violato i suoi doveri ufficiali e legali e che attraverso la sua condotta ha danneggiato la reputazione della Procura federale. Alcuni documenti trapelati hanno mostrato che teneva riunioni segrete e non verbali con il presidente Gianni Infantino, mettendo in dubbio l’intera indagine.

Lui difende la sua condotta e inizialmente aveva negato qualsiasi incontro illecito, ma i fatti ufficiali evidenziano un procuratore che è andato al di fuori della normale limitazione della procedura legale svizzera.

Infantino ha ripetutamente respinto le accuse secondo le quali vi era qualcosa di sbagliato nel tenere incontri “legittimi” che facevano parte dei doveri fiduciari del presidente della FIFA, considerata la mole delle accuse mosse nei confronti di figure di spicco della FIFA sotto indagini in Svizzera e negli Stati Uniti. “Le persone ricordano bene dove la FIFA era come istituzione nel 2015 e in che modo era necessario un sostanziale intervento giudiziario per contribuire a ripristinare la credibilità dell’organizzazione”, ha dichiarato Infantino, “Come presidente della FIFA, è stato il mio obiettivo fin dal primo giorno, e rimane il mio obiettivo, aiutare le autorità a indagare sugli illeciti passati presso la FIFA”, ha aggiunto.

Infantino ha sostituito una lunga presidenza di Sepp Blatter dopo che quest’ultimo è stato bandito dal calcio internazionale per otto anni per il suo ruolo in uno scandalo di corruzione ad ampio raggio.

Le dimissioni di Lauber colpiscono il cuore del sistema legale svizzero, tant’è vero che i parlamentari svizzeri stanno valutando se sia necessaria un’ampia riforma del sistema giudiziario con una riduzione dei poteri del procuratore come era prima del 2011. Un problema quindi che forse va al di là del caso. Lauber.