Si siede sulla statua e le spezza le dita dei piedi

A Possagno, in provincia di Treviso, c’è una gipsoteca dedicata al Maestro Canova. Custodisce copie di gesso degli originali in marmo, come la copia del 1829 di Paolina Bonaparte, dal Canova ritratta come Venere Vincitrice, copia dell’originale in marmo del 1804 custodita a Roma, Villa Borghese.

La statua in gesso della sorella di Napoleone, signora Borghese, fu danneggiata anche durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, e perse la testa, che fu poi riattaccata, grazie a un restauro integrativo terminato nel 2004. Un restauro che ad oggi sarà da ripetere, a quanto pare.

A Possagno, al Museo dedicato al genio artistico dello scultore Antonio Canova, un turista austriaco ha danneggiato la scultura di Paolina Bonaparte. Indignato, Sgarbi chiosa: “Chiedo chiarezza e rigore alle forze dell’ordine”

Vittorio Sgarbi è, infatti, Presidente della “Fondazione Antonio Canova”. “Dopo la riapertura dei musei, e tra questi il Museo Gipsoteca di Possagno – racconta Sgarbi – si registra un episodio clamoroso, che non viene da visitatori italiani, né da extracomunitari, ma da un incosciente turista austriaco che ha ritenuto di mettersi in posa per una foto di opportunità sedendosi sulla Paolina Borghese, spezzandole le dita del piede. Chiedo chiarezza e rigore alle forze dell’ordine e alla magistratura – attacca Sgarbi – individuando con gli strumenti di sicurezza il vandalo incosciente, e non consentendogli di rimanere impunito e di rientrare in patria. Lo sfregio a Canova è inaccettabile”

L’austriaco si è seduto sulla statua per un selfie.