Viene definito da molti “l’ultimo dittatore d’Europa” e oggi potrebbe dover affrontare una rivale che può mettere in discussione il suo potere. Proprio oggi infatti si stanno tenendo le elezioni presidenziali in Bielorussia, dove dal 1994 Aleksandr Lukashenko non ha mai avuto una vera e propria opposizione. Questa volta tuttavia sembra essere diversa. Si chiama Svetlana Tikhanovskaya ed è la moglie del famoso blogger e oppositore Sergey Tikhanovsky. Ha deciso di entrare in politica quando suo marito è stato arrestato dalle autorità, secondo molti per impedirgli di candidarsi, e ad oggi è riuscita a raccogliere numerosi consensi da parte della popolazione.

In un paese dove opporsi al governo è estremamente rischioso, la candidatura della Tikhanovskaya sembra aver smosso qualcosa per la prima volta in molti anni. Ieri infatti si è assistito ad una vigilia delle elezioni a dir poco movimentata, con numerosi arresti ai danni di politici e attivisti. Nel pomeriggio di ieri le forze dell’ordine sono intervenute per arrestare alcuni manifestanti dell’opposizione a Minsk e poco dopo è finita dietro le sbarre, anche se per poco tempo, un’importante funzionaria del comitato elettorale di Tikhanovskaya, Maria Kolesnikova. Nello stesso giorno è stata arrestata anche la direttrice del Comitato Maria Moroz. È molto probabile che non sarà rilasciata se non lunedì, dopo le elezioni.  Per evitare di incorrere negli stessi problemi, Tikhanovskaya stessa si è rifugiata in un luogo segreto, dove ha passato la notte tra sabato e domenica. Tuttavia ci ha tenuto a precisare che non avrebbe lasciato la capitale nel giorno delle elezioni.

Per quanto l’idea di una vittoria dell’opposizione sia molto remota, la candidatura a sorpresa di Tikhanovskaya rischia di mettere in difficoltà Lukashenko. La donna, che non possiede un puntuale programma politico, ha più volte ribadito che si sta candidando unicamente per poter organizzare delle elezioni libere in caso di vittoria e sta riscuotendo un’inaspettato successo tra i cittadini, diventando di fatto una rivale credibile e pericolosa. Qualche settimana fa è riuscita a raccogliere ben 60mila persone in un comizio a Minsk.

È difficile da prevedere come andranno le elezioni di oggi, anche perchè l’affluenza alle urne nel corso di cinque giorni di voto anticipato è stata da record: quasi 42%. Secondo l’opposizione, un dato così insolitamente alto potrebbe essere indice di brogli da parte dell’attuale presidente, intenzionato ad ottenere il suo sesto mandato.

Lukashenko da parte sua, si mostra sicuro di sè: “Niente andrà fuori controllo, ve lo garantisco. Questo è il compito chiave delle autorità attuali, non solo del presidente. Ecco perché non si può avere alcun dubbio, indipendentemente da ciò che alcuni individui stanno pianificando. La Bielorussia non sprofonderà nella guerra civile dopo le elezioni”.