Pubblichiamo questo testo di protesta, riprendendolo dal portale Ticino Today.

Diego Baratti, presidente dei Giovani UDC

Alla luce della tanto attesa riapertura delle scuole, abbiamo riscontrato un evidente mancanza di imparzialità e neutralità per quanto riguarda il nuovo diario cantonale della Svizzera Italiana. È evidente che quest’ultimo sia stato sfruttato per fare propaganda a favore di determinate sfere politiche e ideologiche, sapendo benissimo che la maggior parte degli studenti sarebbe entrato in possesso di una copia all’inizio dell’anno scolastico. Nello specifico, si tratta di promuovere le azioni di attivismo climatico di personaggi come, ad esempio, Greta Thunberg e di mettertene in cattiva luce altri, come ad esempio Donald J. Trump, utilizzando citazioni senza una contestualizzazione chiara ed esauriente.

Secondo noi il messaggio è chiaro e oltretutto palese: il DECS e il suo rispettivo direttore hanno tentato ancora una volta di utilizzare la scuola pubblica ticinese per fare propaganda di ideologie appartenenti ad un’unica e sola sfera politica, ossia quella della sinistra, in netto contrasto con l’art. 2 (b) della Legge Cantonale sulla Scuola: “la scuola sviluppa il senso di responsabilità ed educa alla pace, al rispetto dell’ambiente e agli ideali democratici”. Si nota pure una contrapposizione con l’art.23a (4) per quanto riguarda l’educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia che sancisce che “Il principio della neutralità dell’insegnamento deve essere garantito”.

La scuola in quanto tale dovrebbe formare e sviluppare il senso civico e critico degli studenti, presentando in maniera chiara e imparziale tutte le posizioni di sinistra, centro e destra. Riteniamo sia giusto tematizzare argomenti di attualità come il clima, ma occorre farlo con la giusta ponderazione, attraverso un percorso in cui tutti gli attori politici possano avere l’opportunità di esprimersi, e non tramite un’agenda scolastica propagandistica che cerca di influenzare tramite slogan sensazionalistici la malleabile mente dei più giovani.

Alla luce di quanto sopra esposto, chiediamo che il Consiglio di Stato si attivi per ritirare dalla circolazione e dal possesso degli studenti tutte le copie stampate dell’agenda cantonale della Svizzera Italiana 2020-2021.

Questo secondo noi è un gravissimo attacco alla neutralità d’insegnamento e nuoce la nostra democrazia diretta. La scuola deve essere un luogo d’insegnamento anziché d’indottrinamento e i nostri studenti hanno tutto il diritto di formarsi un’opinione politica in modo indipendente e senza influenze esterne.

Diego Baratti, presidente Giovani UDC Ticino