La west coast americana è devastata dagli incendi. Quasi 14mila chilometri quadrati di territorio stanno bruciando e le foto dell’apocalittico cielo arancione stanno facendo il gito del mondo. In California, Oregon e Washington sono bruciate città intere, ci sono migliaia gli sfollati e  finora 20  persone   hanno perso la vita.

Migliaia di vigili del fuoco stanno cercando di domare le inarrestabili fiamme e sperano nella pioggia ma in realtà sono proprio le condizioni meteo a rendere la situazione molto pericolosa. Le temperature alte e i forti venti stanno agevolando il propagarsi delle fiamme. “Potrebbe essere la più grave perdita di vite umane dovuta agli incendi nella storia del nostro Stato” ha dichiarato la governatrice dell’Oregon Kate Brown. In California quasi 9 mila chilometri quadrati sono bruciati, un record storico, e il governatore Gavin Newsom ha dichiarato lo stato di emergenza. Ad essere pericolose non solo le fiamme ma anche fumo e cenere che avvolgono intere città ridendo l’aria irrespirabile. Ai cittadini è stato consigliato di non uscire all’aperto almeno fino a venerdì. Il numero dei dispersi continua ad aumentare, durante il fine settimana la Guardia nazionale in California ha dovuto salvare 400 persone da boschi e campeggio ma di molte persone non si sa ancora nulla.

Secondo gli esperti la maggior parte degli incendi sarebbero di origine umana, in molti casi accertata. Una famiglia californiana aveva sparato dei fuochi d’artificio per annunciare il sesso di un nascituro e degli alberi sono caduti su dei fili elettrici in Oregon. Gli esperti tuttavia sottolineano come l’aumento degli incendi degli ultimi anni sia dovuto anche al cambiamento climatico. L’ex presidente USA Barack Obama ha scritto su Twitter: “Gli incendi della West Coast sono soltanto l’ultimo esempio di come il cambiamento climatico stia impattando in modo reale le nostre comunità. Alle elezioni presidenziali sarà in ballo anche la protezione del pianeta: votate come se la vostra vita dipendesse da quello. Perché è così”.