di Maurizio Taiana

L’Ambasciatrice della Colombia ospite del Rivellino Leonardo da Vinci

Grande successo per l’azione diplomatica promossa dai fratelli Sciolli nelle due date di venerdì e sabato, in cui i due ospiti hanno saputo rinsaldare e rilanciare il dibattito tra arte cultura e politica su più piani.

Nella notte di venerdì, presso l’antica magione Crivelli, sede della collezione privata di Arminio Sciolli, la delegazione colombiana capeggiata dall’on. Ambasciatrice Sofia Gaviria Correa e dal suo assistente Delegato Culturale di Colombia Sergio Esteban Vélez hanno potuto incontrare una ristretta cerchia di personalità dal mondo politico, economico e culturale del cantone.

da sin. Sergio Velez, attaché culturale dell’ambasciata colombiana; Arminio Sciolli; S.E l’Ambasciatrice Sofia Gaviria Correa; Marta Kwiatkowski, Reflector gallery Berna; Stephan Winkler curatore della mostra e dell’opera di Mario Volpe

L’operazione di diplomazia culturale con la Colombia è il prosieguo degli sforzi profusi negli scorsi mesi con le delegazioni di Mongolia, Lituania, Russia, Ucraina, Uruguay, Corea, Italia, Francia e Stati Uniti (per citare le più recenti); lavoro che nonostante la pandemia e relativo lockdown è proseguito grazie all’iniziativa di natura privata del centro culturale il Rivellino.

Nella serata di sabato, la comunità di un migliaio di Svizzero-Colombiani residenti in Ticino ha trovato nel centro culturale il Rivellino un nuovo alleato con cui promuovere la florida cultura colombiana alle nostre latitudini.

Plauso da varie autorità politiche e delle numerose delegazioni verso Arminio Sciolli, che con il suo estro ha saputo plasmare la fortezza leonardesca in ambasciata delle arti e dei popoli. L’Ambasciatore delle culture è stato pubblicamente ringraziato durante l’allocuzione dell’Ambasciatrice di Colombia, la quale ha suggellato il patto di amicizia tra i popoli delle Alpi e delle Cordilleras.

La serata è stata un’occasione d’incontri a sfondo economico, culturale e politico tra varie eminenze dell’economia, esponenti della fashion valley, autorità istituzionali cantonali ed un folto gruppo di imprenditori provenienti dalla Svizzera Centrale, incuriositi dalla proposta del Rivellino.

L’evento, pianificato con grande attenzione secondo le condizioni meteorologiche è stato fino all’ultimo un calcolo probabilistico; da un lato la possibilità secondo norme vigenti di avere un ristretto numero di ospiti, dall’altro la logistica relativa alla zona libagioni. In tal senso, Arminio Sciolli ha citato più volte l’aiuto offerto dal Palacinema e dal suo direttore Roberto Pomari.

il taglio della stupenda torta Marnin, decorata con lo stemma della Colombia

È intenzione de il Rivellino, visto il successo di queste azioni diplomatiche su sfondo culturale, proseguire in questa serie di serate-evento che ottengono sempre più riscontro dal pubblico e propongono Locarno ed il Ticino come forza trainante delle relazioni politico-culturali.

Notturno sulla terrazza del Rivellino (foto David Cuciz)
il Sindaco di Lugano on. Marco Borradori, affezionato frequentatore del Rivellino, e Francesca Martinoli, curatrice di una importante collezione d’arte

Alberto Akai, politico locarnese, e padre Abramo, sacerdote di rito aramaico