Senza voler attribuire al “fattaccio” un’importanza spropositata, pubblichiamo questa “protesta” del professor Cavallero come Pensiero del giorno. (A nostro avviso la RSI è un problema per assai più gravi motivi. Ne scriviamo raramente però).

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Sono passate due settimane, anche se dico ciò con il sorriso sulle labbra. Sia ben chiaro che non faccio l’offeso, è una questione di principio. Immaginate:

– che un bel giorno voi andate a votare e lì nel locale di voto c’è un’apparecchiatura pronta a fotografarvi;
– che ciò malgrado voi fate finta di nulla e vi limitate a votare, poi come siete venuto ve ne andate;
– che nessuno vi avverte, né prima né durante né dopo di aver preso di mira proprio voi con la sollecitudine del paparazzo;
– che proprio per caso a mezzogiorno esatto accendete la TV e vi trovate squadernata l’immagine che sono costretto a replicare a dispetto della mia volontà;
– che in questa immagine rilevate una sicura alterazione di un fatto sfuggito alla vostra percezione del momento, al vostro diritto di accettare o non accettare, nonché di essere informato, nemmeno sommariamente;
– che la RSI, così operando, non ha finora ritenuto di giustificare le proprie scelte discutibili con l’interessato. Non gli ha telefonato, non gli ha scritto una lettera, non ha fatto alcunché.

Conclusione della vicenda: da libero cittadino, dato che senza il mio apprezzamento e consenso mi ha pubblicato, invio alla RSI una nota di biasimo.

Mi guarderò bene dall’andare a votare in simili condizioni, che urtano con la libertà e i princìpi democratici.

N.B.: mi asterrò da ogni ulteriore discussione su questo fatto, salvo se ritiene di farlo, con la RSI.

Franco Cavallero