In Svizzera la situazione riguardante la pandemia da Covid-19 sta destando non poche preoccupazioni. Nelle ultime 24 ore, stando a quando dichiarato dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ci sono stati 6’634 nuovi casi, 117 ricoveri e 10 morti. In totale sono stati effettuati circa 25mila tamponi. I dati continuano a salire e l’aumento è notevole anche soltanto rispetto a ieri quando si sono registrati 5’256 contagi.

L’andamento preoccupa gli esperti della Confederazione, che oggi a Berna hanno parlato con la stampa. Tra loro il presidente dell’Associazione dei medici cantonali Rudolf Hauri, il responsabile per le malattie trasmissibili Stefan Kuster e il presidente della Task force Covid-19 Martin Ackermann. Hanno preso parola anche Eric Jakob, capo della Direzione per la promozione della piazza economica  e Andreas Stettbacher, che gestisce il servizio sanitario coordinato.

Kuster ha dichiarato che i contagi sono più che raddoppiati nell’ultima settimana con più di un quinto dei totali test effettuati risultati positivi. “La Svizzera ha superato tutti i Paesi che la circondano in termini di casi positivi ogni 100.000 abitanti” ha sottolineato Kuster e ha ricordato le fondamentali misure igieniche come la disinfezione delle mani, la mascherina e la distanza sociale.

Rodolf Hauri dal canto suo ha ammesso che il contact tracing non funziona più come dovrebbe: “Al momento non siamo in grado di identificare l’origine delle infezioni” ha dichiarato, invitando la popolazione a essere responsabile e offrire un aiuto in questo senso: “le persone colpite dovrebbero informare immediatamente le loro famiglie e coloro con cui hanno avuto contatti stretti”.

Il capo della task force Ackermann ha parlato anche dei ricoveri, il numero di coloro che finiscono all’ospedale infatti raddoppia di settimana in settimana. Di questo passo “il limite massimo di capacità sarà raggiunto tra il 5 e il 18 novembre”, a meno che l’andamento non cambi. Insomma non c’è tempo da perdere. Secondo quando dichiarato da Andreas Stettbacher sui 22’230 letti disponibili negli ospedali svizzeri circa 16’000 sono attualmente occupati, di cui 710 da pazienti ricoverati a causa del coronavirus. Nelle terapie intensive la percentuale dei posti riservati ai malati di Covid-19 è circa il 20%.

I cantoni cercano di affrontare la situazione come meglio possono. A Friburgo è scattato un “mini-lockdown” con il divieto di assembramenti con più di 10 persone. Ad essere interessati dalle restrizioni anche i locali pubblici e quelli sportivi. Le discoteche, i casinò e sale da gioco verranno chiusi almeno fino al 30 novembre mentre tutti gli altri locali dovranno chiudere necessariamente alle 23.00.

Anche nel nostro cantone le cifre salgono. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 295 nuovi contagi e 1 decesso. I ricoveri invece sono stati 16, di cui 7 in terapia intensiva. Ad essere i più colpiti sono nuovamente gli anziani, il decesso registrato è infatti quello di una residenza della casa per anziani Don Guanella di Maggia, già gravemente malata per altri motivi.