Brahim Aouissaoui è il nome del 21enne tunisino che, 
armato di un coltello da 20 centimetri, ha ucciso giovedì tre persone durante un attacco terroristico poco dopo l’apertura del mattino nella basilica di NotreDame de L’Assomption a Nizza. 

Aveva seguito la classica rotta migratoria verso l’Europa che proviene dal Nord dell’Africa, arrivando in Italia sull’isola di Lampedusa a bordo di una piccola imbarcazione lo scorso 20 settembre. Messo in quarantena su una nave attrezzata per il coronavirus è stato  liberato con l’ordine di lasciare il territorio italiano entro sette giorni. Poi è arrivato illegalmente in Francia all’inizio di ottobre recandosi a Parigi e poi a Nizza viaggiando in treno senza documenti d’identità e senza presentare nessuna richiesta di asilo politico. Il suo nome era riportato su di un documento rilasciato dalla Croce Rossa italiana.

Esperti della Nazioni Unite hanno affermato che le rotte migratorie illegali per raggiungere l’Europa sono utilizzate da potenziali terroristi. Come hanno dimostrato gli arresti avvenuti a Cipro a maggio di quest’anno per nove siriani, un egiziano e un turkmeno, tutti affiliati a gruppi dell’Isis o di Al-Qaeda.

Oggi le autorità francesi hanno arrestato un secondo uomo di 47 anni, non ancora identificato, sospettato di essere in contatto con l’aggressore che è riuscito a riaccendere nel paese i timori del terrorismo islamico. Un atto che è avvenuto tra le ultime tensioni nate sulle vignette pubblicate giorni fa che denigrano il profeta Maometto e che ha spinto la Francia ad alzare al massimo l’allerta di sicurezza.

Il governo francese vuole riformare la pratica islamica nel paese come mezzo per combattere la violenza del separatismo islamista, e difende il diritto alla blasfemia contro qualsiasi religione. I musulmani interpretano però le vignette come una provocazione fortemente offensiva. Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin, ha affermato che la Francia è stata presa particolarmente di mira e deve affrontare una minaccia terroristica ad alto livello per aver dimostrato il coraggio di difendere la libertà di espressione e la laicità del paese che mette a dura prova le relazioni con alcuni paesi a maggioranza musulmana. “Non cediamo”, ha detto il presidente Macron annunciando il dispiegamento di altre 7 mila unità delle forze antiterrorismo in tutto il paese, soprattutto presso i siti religiosi e nelle scuole.

Le autorità francesi affermano che Brahim Aouissaoui avrebbe dovuto essere imprigionato dopo essere sbarcato senza documenti e con evidenti problemi di salute. Prima di essere neutralizzato dalla poliziafrancese, è riuscito ad uccidere tre fedeli che aiutavano a preparare la chiesa per l’imminente Ognissanti di domenica. Una donna di 60 anni, la cui gola è stata tagliata nella chiesa, un uomo di 55 anni, pugnalato a morte all’interno della chiesa, e una donna di 44 anni, morta in un ristorante dall’altra parte della strada dopo essere fuggita dalla basilica. È sopravvissuto nonostante la polizia, sparando, lo abbia colpito ben 14 volte.

Dopo l’attentato, i gruppi jihadisti hanno riempito i social media con messaggi di applausi e con la citazione: “Se la tua libertà di espressione non rispetta confini, preparati ad affrontare la nostra libertà di azione”. I messaggi invitano i seguaci a prendere di mira le aziende francesi che operano nei paesi musulmani.