“Nessuno ha il monopolio del Franscini [citato dai Giovani UDC], per carità, ma usarlo per invitare la cittadinanza a fare segnalazioni sui docenti che indottrinerebbero gli allievi mi pare davvero troppo. I giovani UDC suggeriscono che vi sia un’emergenza «indottrinamento» e, al tempo stesso, che resti solo la via della denuncia pubblica per affrontarla. Come dire che, dall’interno della scuola, del Dipartimento interessato, nulla ci si possa attendere di buono in questo ambito.”

on. Natalia Ferrara, PLR  (dal CdT)

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Stranamente l’on. Ferrara – nella sua 50esima opinione pubblicata sul Corriere – non si fa la prima domanda che verrebbe in mente a chiunque: queste cose sono veresono reali, sono documentabili?

Inoltre l’autrice dell’articolo dovrebbe capire che i Giovani UDC non contestano una ragionevole autonomia didattica del docente, ma (eventuali) attività di propaganda politica svolte in classe. È molto, molto diverso.

Quanto ad (eventuali) interventi del Dipartimento, non possiamo che ammirare la fede (ovviamente laica) della granconsigliera candidata presidente.