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Lunghi attimi di terrore hanno scosso la capitale austriaca ieri, quando un uomo armato di un fucile d’assalto e diverse pistole ha cominciato a sparare contro le persone in una zona vicina a Schwedenplatz, poco lontano dalla sinagoga Stadttempel. Era una serata particolare a Vienna, a partire dalla mezzanotte di ieri infatti in Austria sarebbe scattato il lockdown e la gente si stava godendo le ultime ore di normalità nei bar e ristoranti.
Nell’attacco sono state uccise 4 persone ne sono state ferite altre 14. Il killer si è spostato in almeno 6 zone diverse ed è stato ucciso dalla polizia alle ore 20.09 nei pressi della chiesa San Ruprecht. A perdere la vita, oltre all’attentatore, una coppia di anziani, un ragazzo di 21 anni e la cameriera di un ristorante. Lo ha riferito nel corso di una conferenza stampa il ministro degli interni austriaco Karl Nehammer.

Il killer ucciso dalla polizia sembra essere un simpatizzante dell’ISIS. Aveva 20 anni e si chiamava Kujtim Fejzulai. In possesso di due passaporti, quello macedone e quello austriaco, era stato condannato un anno fa a 22 mesi di carcere per aver cercato di andare in Siria per unirsi allo Stato Islamico. Era stato poi liberato in anticipo.

Ieri sera la polizia aveva parlato di più attentatori ma fino ad ora non ci sono state conferme sul reale numero degli assalitori. Attualmente le forze dell’ordine stanno analizzando i video per cercare di captare più informazioni possibili sull’accaduto. Per ora il centro di Vienna è stato solo parzialmente riaperto e tutta la zona è ancora occupata dalla polizia che cerca i possibili complici dell’assalitori.

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha commentato l’accaduto: “Siamo stati obiettivo di un vile attacco terroristico, l’ora buia della nostra Repubblica. Noi dobbiamo essere coscienti che non c’è una battaglia fra cristiani e musulmani, o fra l’Austria e i migranti. No. Questa è una lotta fra le molte persone che credono nella pace e alcuni che auspicano la guerra”. Ha inoltre aggiunto che l’Austria non si lascerà intimidire e che difenderà “i nostri valori fondamentali, il nostro modello di vita e la nostra democrazia con tutte le nostre forze”.

Immediata anche la reazione su Twitter del presidente francese Macron: “Noi francesi condividiamo lo shock e il dolore del popolo austriaco colpito stasera da un attentato nel cuore della capitale. Dopo la Francia, viene attaccato un Paese amico. È la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo”.