di Vittorio Volpi

Colpo di scena oggi in Cina. L’operazione di offerta pubblica “Ant Corp”, deal del decennio se non del secolo, inaspettatamente è stata bloccata dalle autorità cinesi con forti ripercussioni sui mercati finanziari. Top news per la prima pagina del Financial Times.

Vediamo di che si tratta e le cause di questa sorprendente presa di posizione da parte delle autorità di Pechino.

A conferma della potenzialità economica della Cina e quindi della strepitosa dimensione del suo mercato, è partita la IPO (offerta Pubblica) di “Ant”.

“Ant” è il braccio finanziario di Alibaba, un gigante (un mostro) della Cina. La più grande società al mondo di commercio online con centinaia di milioni di utilizzatori e milioni di prodotti in vendita. In realtà Alibaba detiene il controllo di “Ant” (Ant Group) e chi orchestra il tutto è un imprenditore di enorme successo: Jack Ma, il fondatore di Alibaba, membro del Partito Comunista Cinese è stimato come detentore di una fortuna di oltre 50 miliardi di dollari. “Ant” è cresciuta come un fungo e via via ha assunto dimensioni da capogiro, da record mondiale.

L’azienda nasce come “Allpay”, una società sul modello di Paypal, in pochi anni specializzatasi nei pagamenti digitali fino a servire centinaia di milioni di clienti oltre che ad espandersi gradualmente all’estero,

Allpay nel tempo ha diversificato le sue attività diventando il “gruppo Ant”.

Ha tentato recentemente di cambiare la sua fisionomia, forse per farsi notare meno, trasformandosi in una technology company. Le banche non la vedono certamente di buon occhio e cercano di metterle i bastoni fra le ruote, dovendo essa navigare in acque molto regolamentate.

La sua potenza di fuoco è sensazionale. Ha lanciato un “money market fund ”, fondo molto liquido, che è diventato in poco tempo il più grande al mondo, circa 600 milioni di cinesi vi hanno investito. Tant’è che il fondo è stato soprannominato un “vampiro succhia sangue” perché si è preso molta clientela dalle altre banche.

Jack Ma – Foto Wiki commons (JD Lasica) – https://creativecommons.org/licenses/by/2.0/deed.en

L’operazione di IPO che avrebbe dovuto cominciare nei prossimi giorni e diventare la più grande della storia raccogliendo 37 miliardi di dollari di danaro fresco: senza precedenti.

Ciò consentirebbe ad “Ant” di raggiungere una capitalizzazione di borsa di oltre 300 miliardi di dollari. Un colosso nel mondo finanziario, tenendo conto che la famosa e grande Goldman Sachs vale solo 73 miliardi.

L’aspetto interessante è che la IPO era programmata non in Occidente, ma tutta in Cina (anche se due dei tre lead managers sono americani: Goldman Sachs e JP Morgan).

Infatti Jack Ma ha saltato di pari passo il NYSE (New York Stock Exchange) e scelto Shanghai e Hong Kong (che, ricordiamo, batte bandiera cinese) ed avrebbe raccolto affidamenti/richieste per 3’000 miliardi di dollari. Cosa dell’altro mondo!

Un ennesimo segnale importante per noi in Occidente su dove sia indirizzato il futuro del globo…

Una complicazione in questo successo sembra esserci. Forse causata proprio dall’estroverso personaggio, magari troppo diretto per la cultura che lo circonda. Jack Ma in un discorso a Shanghai avrebbe criticato le autorità finanziarie centrali e le banche di Stato: “la Cina non ha un rischio finanziario sistemico, non lo ha perché non ha un sistema”. Secondo i media Ma sarebbe andato giù pesante con “le nostre banche operano con mentalità da banco dei pegni” e concluso con “in Cina non dovremmo usare metodi da stazione ferroviaria per far funzionare un aeroporto”. Commenti duri.

Per questo, nei giorni scorsi il miliardario cinese con i dirigenti di Ant sono stati convocati dalle autorità a Pechino e, presumibilmente, catechizzati: “ caro Jack, ma tu senza l’appoggio del Partito Comunista, al quale hai giurato fedeltà, cosa avresti fatto?”. E quindi l’annuncio della sospensione della IPO che non fa fare bella figura a nessuno.

È probabile, visti i successi di “Ant”, che si sia anche formata una lobby delle banche tradizionali al fine di affrontare questa nuova, moderna società che non fa solamente pagamenti digitali, ma che gestisce invece già centinaia di miliardi di dollari di finanziamenti ed investimenti.

Il gigante cinese, in sintesi si muove con velocità e dimensioni impensabili, con idee, coraggio ed imprenditorialità, ma al suo interno, anche per “Ant”, non tutto sarà facile perché, come si dice “nessuno va in paradiso senza il consenso degli angeli”.

Censura quindi per “il compagno “Ma Yun” ? Per insegnargli a stare attento a come parla?

Sarà affascinante osservare gli sviluppi nei prossimi giorni. L’IPO prima o poi si farà, ma come scrive il FT, il messaggio è chiaro: “ nessuno e più forte del Partito Comunista in Cina”.

Vittorio Volpi