La SSR condanna fermamente qualsiasi tipo di molestia e apre delle inchieste indipendenti

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Riassumiamo per sommi capi il caso Rochebin (che nel testo della SSR non viene nominato ma che ha spinto l’azienda ad agire. Alcuni giorni or sono le Temps ha pubblicato i risultati di una lunga e approfondita inchiesta (durata diversi mesi, con il coinvolgimento di una trentina di “testimoni”), sui comportamenti della celebre star della TV romanda, attualmente attivo su un canale di TF1.

L’inchiesta accusa Rochebin di aver adescato numerosi giovani desiderosi di entrare “in carriera” servendosi anche di due falsi profili femminili in Facebook e, avvalendosi della sua posizione di (notevole) potere all’interno dell’azienda, di aver preteso ed ottenuto favori sessuali. L’avvocato di Rochebin ha dichiarato che il suo assistito non ha commesso reati.

L’inchiesta del Temps parla di altri casi di molestie all’interno della RTS ma il personaggio centrale è indubbiamente Rochebin.

Automaticamente si pone la questione del comportamento della dirigenza RTS, questione acuita dal fatto che il direttore al tempo dei fatti altri non è che l’attuale direttore generale.

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Foto Wiki commons (Fanny Schertzer) – https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en

La SSR condanna fermamente ogni forma di molestie e si rammarica che delle collaboratrici e dei collaboratori dell’azienda abbiano dovuto subire comportamenti simili. In accordo con il direttore della RTS e il direttore generale della SSR, il Consiglio d’amministrazione aprirà un’inchiesta indipendente per determinare la catena delle responsabilità nei casi rivelati negli scorsi giorni dalla stampa. Inoltre il Consiglio d’amministrazione ha deciso di attribuire un mandato che analizzi il dispositivo di misure e strumenti attualmente in vigore per le denunce di casi di molestie e, se necessario, per rafforzarlo con nuove misure valide per tutte le unità aziendali.

Nella seduta odierna, il Consiglio d’amministrazione della SSR ha deciso l’apertura di un’inchiesta indipendente volta a rafforzare il dispositivo in vigore per la prevenzione e la lotta alle molestie sul posto di lavoro. La SSR considera inaccettabili tutte le forme di molestie e si rammarica che delle collaboratrici e dei collaboratori dell’azienda, nella fattispecie di RTS, abbiano dovuto subire tali atti.

L’inchiesta punta ad analizzare e migliorare gli strumenti a disposizione delle collaboratrici e dei collaboratori di tutte le unità aziendali. La SSR dispone attualmente di tre strumenti: una piattaforma di whistleblowing, gestita da un Audit interno, che riferisce direttamente al Consiglio d’amministrazione; la società esterna Movis, incaricata dalla SSR di ricevere i reclami; e, inoltre, dispositivi supplementari in ogni regione a tutela dell’integrità personale come, per esempio, in alcune unità aziendali, gruppi di mediazione.

I risultati di questa inchiesta e valutazione saranno condivisi con i partner sociali. Una comunicazione al personale verrà fatta e resa di pubblico dominio.

“È importate che i sistemi e i processi attuali per combattere le molestie vengano analizzati minuziosamente e che vengano adeguati se necessario. Le collaboratrici e i collaboratori devono essere informati meglio sui mezzi a loro disposizione affinché questi ultimi vengano meglio utilizzati. Obiettivo di tutti questi sforzi deve essere una trasformazione in senso positivo della cultura aziendale della SSR” ha spiegato Jean-Michel Cina, Presidente del Consiglio d’amministrazione.

Nel contempo il Consiglio d’amministrazione aprirà un’inchiesta indipendente sulla catena delle responsabilità nell’ambito dei casi recentemente rivelati dai media.

Il CdA della SSR ha anche approvato le misure prese dal dal Consiglio di direzione di RTS su mandato del direttore generale che miglioreranno la trasparenza nella gestione di casi di molestie. Verranno riaperte le inchieste sui dipendenti accusati, che saranno condotte da una società esterna. Questi dipendenti saranno sospesi per tutta la durata delle indagini. Sarà istituita una hotline anonima per raccogliere le dichiarazioni dei testimoni interni ed esterni. Infine, sarà avviata un’indagine sulla catena di responsabilità nella gestione dei casi recentemente emersi.

“Condanno senza riserve comportamenti molesti in qualsiasi forma. Sono inammissibili. In veste di ex direttore di RTS e oggi direttore della SSR, mi rammarico vivamente che tali comportamenti abbiano potuto verificarsi e voglio trasmettere tutto il mio sostegno alle persone colpite. Apporteremo dei miglioramenti in tempi rapidi e in tutta la SSR” ha dichiarato Gilles Marchand, direttore generale.

SSR