Dura dichiarazione dell’Ordine dei Medici

Il Medico cantonale invitato a prendere posizione

* * *

Il testo è severo e accusatorio ma, comprensibilmente, concede e garantisce “la libertà d’espressione e il diritto sacrosanto di esprimere posizioni diverse rispetto a quelle delle autorità”.

Questo è il punto. Nella grave emergenza – dice in sostanza l’OMCT – la libertà deve sottostare a determinati limiti. Espresso in altri termini, l’autorità è obbligata a farsi rispettare per il bene della popolazione e al dottor Ostinelli viene intimato di moderare la sua critica e le sue esternazioni.

A nostro avviso anche l’autorità dovrà mostrare misura nella sua reazione, per non trasformare il “ribelle” in un martire.

In questi giorni turbati e angosciosi è difficile (per chiunque) avere ragione al 100%.

* * *

“Da diversi mesi il dottor Ostinelli pubblica regolarmente sui suoi canali social messaggi provocatori, e in parte già smentiti dalla realtà, attraverso i quali getta discredito sull’operato delle autorità sanitarie svizzere, degli ospedali e dei medici sul territorio. Con tali affermazioni, spesso perentorie, cerca di sminuire la pericolosità della pandemia e la necessità di intervenire per arrestarne la propagazione, lasciando intendere che chi non la pensa come lui è parte, consapevole o meno, di un piano complottista volto a manipolare e danneggiare la popolazione stessa. Un’accusa falsa, ingiusta e di una gravità inaudita, soprattutto verso chi lavora giorno e notte per prendersi cura di centinaia di pazienti ospedalizzati, verso i malati che lottano per sopravvivere e verso le molte famiglie ticinesi che piangono un loro caro a causa del Covid19.

Il dottor Ostinelli mcontraddice altresì alcuni fondamentali paletti della strategia delle autorità sanitarie svizzere e ticinesi per contenere e gestire al meglio la pandemia. Ad esempio, sconsigliando il ricorso al tampone, affermando che gli asintomatici “non sono contagiosi”, come pure scoraggiando la vaccinazione antinfluenzale. Tali affermazioni, diffuse a migliaia di persone attraverso i social, rappresentano un potenziale pericolo per la salute pubblica e per la buona riuscita della strategia di contenimento della pandemia. Lo ha evidenziato anche il consigliere federale Alain Berset durante la sua visita a Lugano, lanciando un accorato appello ai cittadini affinché, alla prima insorgenza dei sintomi, si facciano “testare senza indugio”. Berset si è infatti detto preoccupato per il fatto che in Svizzera stia crescendo il numero di cittadini che rinunciano a sottoporsi al “tampone” e ha sottolineato come questo comportamento rappresenti un pericolo per il corretto monitoraggio della pandemia e quindi per la salute pubblica.

A tutela del buon nome dell’OMCT e della stragrande maggioranza dei medici ospedalieri e non ospedalieri che stanno combattendo contro la pandemia mettendo anche a rischio la propria vita, l’OMCT prende quindi decisamente le distanze dal dottor Ostinelli. L’OMCT non mette in discussione la libertà d’espressione e il diritto sacrosanto di esprimere posizioni diverse rispetto a quelle delle autorità e della stragrande maggioranza degli operatori sanitari. Quello che rigettiamo è il modo denigrante e offensivo con il quale si esprime il dottor Ostinelli, come pure il metodo caotico, se non manipolatorio, con il quale vengono diffuse certe informazioni, che invece sarebbero sempre da contestualizzate correttamente nell’ambito delle conoscenze e del dibattito scientifico internazionale, così come nella strategia di contrasto alla pandemia cantonale e federale.

Critiche e suggerimenti costruttivi volti a migliorare la prevenzione, la cura dei pazienti e la strategia sanitaria sono benvenuti, compresi quelli del dottor Ostinelli. Ma vanno proposti, vagliati e discussi nelle sedi sanitarie opportune, con toni adeguati e con evidenze scientifiche comprovate a supporto, e non dati in pasto all’opinione pubblica come un perenne atto di sfiducia verso chi da nove mesi sta combattendo la pandemia in corsia e non sui social.

In tal senso, è bene ricordare che i membri dell’Ordine, quando esprimono pubblicamente la loro opinione su questioni mediche e scientifiche, devono comunque sempre rispettare le norme deontologiche dell’Ordine stesso e della FMH. Queste norme sono state volute per tutelare il diritto della popolazione a avere, da parte dei medici, un contributo responsabile e costruttivo alle discussioni sui temi sanitari. Per queste ragioni, la Commissione deontologica dell’OMCT ha aperto una procedura nei confronti dottor Ostinelli.

Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici del Cantone Ticino si aspetta quanto prima una presa di posizione in merito da parte dell’Ufficio del Medico cantonale. E invita la popolazione ad attenersi scrupolosamente alle raccomandazioni fornite dalle Autorità sanitarie cantonali e federali”.

Il Consiglio direttivo dell’OMCT