Letterina aperta ad un’Amica di Partito

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Il congresso liberale di domenica scorsa continua a far parlare di sé. Il “liberale di lungo corso” Franco Lazzarotto ci ha mandato questo articolo, dedicato alla star non eletta del giorno, che con piacere pubblichiamo.

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E’ il modesto invito che osa rivolgerti, con la stima di cui sai, un radicale e rognoso VIP (Vecc In Pension) a pochi giorni dall’elezione del nostro nuovo presidente. Lo scrivo, con voluto ritardo e attraverso i canali di Ticinolive, sposando in toto la lettura fatta dal suo direttore di quanto emerso dai numeri del recente congresso. Una lettura che, se fatta attraverso i dovuti e positivi registri, suona per te da un lato come meritata “laudatio” e dall’altro come corretto quanto secco, ma pure motivante invito a voler valutare il perché di un tuo forse inatteso insuccesso.

Del resto – e ancor più in politica – l’arte di vincere la si impara dalle sconfitte. Ne dovrebbero di conseguenza scaturire iniziali silenzi – spesso infatti per farsi sentire bisogna tacere tanto – e senza…azioni con il -re davanti come quella in tema di “parità” polemicamente indirizzata al neo presidente immediatamente dopo la sua prima uscita ufficiale quasi a voler significare che qualsiasi elezione che non ti designa sia errata. Avrei invece molto e più gradito un rinnovato grazie ai molti che ti hanno appoggiata poiché hai comunque fatto una tosta campagna e una buona votazione. Certo, quando vi è lotta e anche se forti non si può sempre, come diceva un mio allievo, arrivare “uno”.

Sicuramente altre e magari inattese opportunità ti si ripresenteranno – senza sognare in grande Ignazio docet – ed a quel momento, accanto ai già tanti “fedelissimi”, ti ritroveresti pure chi ti ha vista e apprezzata quale “Signora” nel comprensibilmente difficile frangente di una non elezione.

Ma purtroppo la nostra recente partitica storia – e mi ci metto pure personalmente fra gli erranti – ci indica come noi liberali-radicali siamo veri maestri nel farci male da soli perdendo così sciaguratamente e in pochi anni importanti scranni comunali, cantonali e federali. Urge quindi una condivisa e compatta inversione di pensiero e d’azione coinvolgente però veramente e non di facciata tutte le componenti del PLRT. Servendo con classe il Partito – come tu sempre hai fatto – non si vince né si perde quindi, ma si contribuisce a farlo crescere.

Abbiamo oggi la fortuna di avere alcuni punti saldi di ripartenza e di vera, anche se non più cantata, “Riscossa” ovvero un apprezzato Consigliere di Stato, un coeso e politicamente forte Gruppo parlamentare, Sezioni che nei vari Comuni operano con riconosciuta competenza e Cuore, un gruppo di giovani entusiasti, motivati e preparati da non “bruciare”, certo, ma nemmeno da lasciar…maturare in stufante e demotivante panchina e pure una bella fetta di “over” da non prematuramente “letargare” confinandoli nella riserva dei “Rimba”.

E da qualche giorno abbiamo pure un nuovo Presidente che, con la sua nuova e spero non classico-scontata “squadra”, dovrà in questi prossimi tempi sicuramente speciali proporre soluzioni…speziali. A tutti noi, indipendentemente dai ruoli istituzionali e partitici, viene quindi ora “solo” chiesto di orgogliosamente sentirsi, senza risentirsi, liberali-radicali. Ne gioiremmo sicuramente alla grande e saremmo finalmente tutti, lasciamelo dire in nostrano dialetto, “content come öv da Pasqua”!

Un franco saluto da Franco Lazzarotto