Coronavirus: perché la Svizzera, diversamente da altri Paesi, non svolge dei test rapidi a tappeto?

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo. L’interpellanza fornisce spunti interessanti ma non impegna la redazione.

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Premesso che in seguito alla pandemia COVID-19 il Consiglio federale ha attivato una piattaforma, Medtech Supply, tramite la quale acquista materiale sanitario per la Svizzera; su questa piattaforma vengono pubblicate le commesse pubbliche per maschere protettive, occhiali protettivi, guanti, tute protettive e camici, alle quali possono partecipare tutti i possibili fornitori che rispettino le direttive prescritte dalla Legge sulle commesse pubbliche. In considerazione del fatto che i valori soglia definiti per le commesse pubbliche per appalti diretti ammontano a 700’000 Fr, il CF ha acquistato test rapidi che vengono messi a disposizione dei cantoni nel quantitativo di 70’000 pezzi al giorno. Questo a partire da novembre 2020 con Roche, dove Roche risulta essere non produttore bensì distributore di un prodotto coreano o cinese (SD Biosensor). Il costo medio di un test è di Fr. 9.00.

Il Consiglio federale acquista dunque dei lotti che permettano di restare sotto i valori soglia e così sfruttare la possibilità di assegnare appalti diretti a fornitori scelti dal governo stesso.

Chiedo pertanto al CF:

– La scelta di cui sopra mira ad escludere dal mercato attori e prodotti che invece sono presenti e certificati nel resto d’Europa, e che dovrebbero essere fruibili ed acquistabili anche in Svizzera?

– Come mai in altri Stati europei, non da ultima l’Austria, vengono, rispettivamente verranno svolti test rapidi a tappeto, mentre la Svizzera non sceglie questa via che permetterebbe di ridurre il rischio di focolai dovuti alle persone asintomatiche?

– Cosa pensa di fare il Consiglio federale nel concreto per ridurre il rischio di focolai generati da persone asintomatiche?

– Il Consiglio federale non reputa opportuno verificare cosa viene fatto nel resto del mondo per ottenere delle zone “Covid-free”?

– Se l’esempio della Cina dimostra che in 5 giorni possono essere testate 9 milioni di persone, come mai in Svizzera dopo mesi non si riesce a garantire una verifica a tappeto della positività o meno della popolazione?

Lorenzo Quadri, consigliere nazionale, Lega dei Ticinesi