Il dottor Ostinelli scrive all’Ordine dei medici

“Avete definito le mie prese di posizione in modo molto superficiale di tipo “negazionistico” e propagandistico, citando termini mediatici inappropriati nei confronti di un medico e collega, che si è più volte espresso in maniera professionale suffragato da dati scientifici, esternando la sua opinione in modo critico e mai offensivo nei confronti delle autorità sanitarie. Non nego l’esistenza del virus e delle modalità di controllo, prevenzione e cura, e tantomeno non faccio alcuna propaganda ma semmai una corretta informazione”.

“Grazie al personale approfondimento delle tematiche scientifiche sul Covid ho sempre cercato di portare sicurezza, calma, ed elementi scientifici che aiutino le persone che mi seguono a non farsi coinvolgere dal regime di terrore in atto da ormai quasi 6 mesi, e a conoscere efficaci misure preventive e terapeutiche per scongiurare dei decorsi gravi della malattia ! Le mie affermazioni prodotte nei video pubblicate su Facebook e Youtube riassumono spesso la situazione internazionale di confronto scientifico che numerose associazioni ed alleanze mediche stanno mostrando con ragionevoli dubbi contro il diktat di un pensiero unico totalitario sostenuto dalle autorità sanitarie di tutti i paesi e dai mass media internazionali, che esercitano addirittura la censura scientifica nel web e nei social network di autorevoli pareri di medici, professori e ricercatori indipendenti che espongono le gravi incoerenze delle disposizioni in vigore, soprattutto riferito alle tematiche dei lockdown, dell’uso delle mascherine, e dei controversi test PCR”.

“Le medesime tematiche sono state esposte in modo appropriato anche da parte mia, e il confronto televisivo doveva essere l’occasione per esporre pacatamente le reciproche visioni mie e del dottor Denti, anche come membro dello stato maggiore cantonale di condotta. Purtroppo, il dibattito è stato costruito principalmente per screditare la mia persona, e mi è stato impedito con veemenza e forza la possibilità di parlare di dati scientifici riguardo all’epidemiologia del virus e degli studi legati all’inappropriatezza dei tamponi PCR. Più volte la mia parola è stata censurata, e troppe volte il dottor Denti ha infierito imprudentemente sul telespettatore dichiarando lo stato di guerra in cui ci troviamo, e esternando allarme e terrore alla popolazione, e paventando il rischio di avere una popolazione ticinese decimata nel prossimo mese di marzo…”.

“È inammissibile che un medico dichiari in televisione un allarme in questa modalità, considerando oltretutto i numeri epidemici in Svizzera in linea con la mortalità degli ultimi 5 anni, così come la scemata gravità dell’infezione virale nella secondata ondata. Questo atteggiamento potrebbe essere anche punibile a livello giuridico in relazione all’l’art. 258 del CP sulla pubblica intimidazione! Dichiarare che la vaccinazione influenzale è assolutamente necessaria per tutti così da differenziare la natura infettiva clinica tra ev. epidemia influenzale e coronavirus è altresì menzognera, visto che il test PCR del Sars-Cov2 (se affidabile) è altamente sensibile e specifico per evidenziare l’infezione Covid19. Per cui la vaccinazione anti-influenzale come da me dichiarato è da destinarsi solamente nei gruppi a rischio, anziani e con patologie gravi”.

“Le dichiarazioni di Denti sono state approssimative, non corroborate da dati scientifici, espresse in modo autoritario e dogmatico, e hanno impedito la mia replica con argomentazioni scientifiche che ne contestavano l’assoluta verità. Questo atteggiamento è stato riprovevole e coordinato con atteggiamenti screditanti la mia persona, fuori luogo, e non facenti parti di un dibattito degno di essere mostrato alla popolazione. Ricordo che un cittadino ha sempre il diritto di espressione personale (salvo per gravi offese e incentivazioni alla violenza) e che un medico ha la libertà assoluta per la divulgazione di opinioni scientifiche”.

“Io accetto le regole e le decisioni dello stato di diritto e democrazia, anche se non le condivido e magari le critico, ma come persona e cittadino ho il diritto di contestare quanto è deciso, soprattutto se si entra in situazioni che procurano lesioni dei diritti fondamentali: i diritti umani sanciti dall’ONU e integrati nella nostra costituzione federale, soprattutto i diritti di libertà e di espressione. In qualità di medico ho un principio etico e un obbligo morale e deontologico che mi consente di esprimere le mie opinioni scientifiche, e non tollerare quanto successo in televisione con il dottor Denti, così come non accettare la vostra diffida alla pubblicazione di contenuti scientifici sui social e sui media.

Ricuso tutti i membri della commissione deontologica (neretto della red) così come disapprovo l’agire dell’OMCT visto la diffusione di queste notizie che mi concernono personalmente e che non dovevano e non potevano essere fatte da parte dell’autorità preposta ad avviare il procedimento disciplinare nei miei confronti”.

“Mi riservo la possibilità di denunciare il vostro agire come violazione del segreto d’ufficio e nella peggiore delle ipotesi persino un abuso di autorità. A prescindere dalla commissione di un reato penale, ho il diritto di sapere chi ha divulgato internamente ai mass-media l’informazione dell’apertura di un procedimento esecutivo deontologico, e di tutte le informazioni di cui sopra, poiché questa persona è sicuramente prevenuta nei miei confronti, ha agito in modo deplorevole e non deontologico, ed è causa di questa mia ricusazione collettiva”.

Dottor Roberto Ostinelli

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— La presa di posizione del dottor Ostinelli è molto risoluta e incisiva. Si potrebbe dire che Ostinelli, convinto delle sue ragioni, sfida Denti (e l’intero apparato).

— Egli ricusa in toto la Commissione deontologica, alla quale è stato deferito. Non solo: non accetta “la diffida alla pubblicazione di contenuti scientifici sui social e sui media”. Dunque continuerà ad esprimersi liberamente.

— Il punto di vista del dottor Denti, presidente dell’Ordine dei medici, pensiamo di poterlo riassumere così: in una situazione di emergenza il diritto alla libera espressione delle opinioni può e deve essere limitato, al fine di proteggere un bene superiore. Ma forse Denti sarebbe disposto ad andare oltre. Ad esempio: “il dottor Ostinelli non può, approfittando della naturale autorità che gli viene dal suo status di medico, diffondere opinioni che appaiono in contrasto con le verità scientifiche “ufficiali” (o meglio: governative)”.

— Per inciso: che cosa può essere una vera emergenza? Uno stato in guerra – per portare l’esempio più ovvio – controlla severamente l’informazione sospendendo la garanzia costituzionale, e questo sembra ragionevole più o meno a tutti.

— Il dottor Ostinelli afferma (e su questo punto molti gli daranno torto): non siamo in emergenza. I numeri parlano, dice: non siamo in emergenza. Dunque non c’è un valido motivo per imbrigliare la libertà di parola.

— È evidente che il divario di mentalità e di opinione scientifica tra Denti e Ostinelli è assai ampio. Altrettanto evidente che le esternazioni critiche del “ribelle” (ma non si dichiara tale), amplificate dai media, hanno dato un enorme fastidio all’establishment. Ostinelli è stato deferito alla Commissione deontologica (che ricusa) e con essa se la vedrà. Poiché è un uomo che crede e che non si nasconde (una qualità non molto comune in questi travagliati tempi, pieni di uomini che agiscono nell’ombra) saprà, riteniamo, difendersi. 

Conclusione ovvia: affaire à suivre!