Dal giorno delle elezioni, una percentuale sempre più alta di repubblicani crede che le cose stiano andando nella direzione sbagliata. A quattro settimane dalla fine del suo mandato, Donald Trump, pare essere  disimpegnato dal guidare una nazione in difficoltà con i malati di coronavirus. Si è isolato alla Casa Bianca ospitando un cast di sostenitori alleati che trafficano idee su come sfidare l’esito delle elezioni o creare un caso politico per dimostrare che  è stato derubato del secondo mandato

Donald Trump ha annunciato lunedì una serie di indulgenze e commutazioni di pena, perdonando 20 persone. Nello stesso giorno ha minacciato di non firmare il pacchetto bipartisan degli aiuti da 900 miliardi di dollari per il coronavirus, approvato dal Congresso lunedì dopo faticosi mesi di negoziati.

Il perdono è stato definito “disgustoso” da alcuni osservatori in quanto la lista dei “graziati” include quattro agenti della compagnia militare privata statunitense Blackwater, Paul Slough, Evan Liberty, Dustin Heard e Nicholas Slatten, incarcerati per aver massacrato più di una dozzina di civili iracheni, compresi due bambini, a Baghdad nel 2017. A Julian Assange invece, il fondatore di WikiLeaks che ha contribuito a portare alla luce i crimini di guerra commessi dagli Stati Uniti in Iraq e altrove, è stato negato il perdono, nonostante Trump si fosse precedemente dichiarato intenzionato a concedergli la grazia.

La Casa Bianca ha descritto i quattro mercenari come veterani con una “lunga storia di servizio alla nazione”. Loro si sono giustificati sostenendo che tutto è iniziato quando un’auto che corrispondeva alla descrizione di una possibile autobomba non aveva rallentato. Ma il tribunale ha emesso una sentenza di ergastolo e tre condanne a 30 anni di carcere, riconoscendoli colpevoli di omicidio di primo grado per aver aperto il fuoco, senza provocazione, indiscriminatamente su una folla di persone disarmate.

L’elenco include inoltre due persone legate alle indagini sulla Russia effettuate dal consulente speciale Robert Mueller e tre ex membri del Congresso.  George Papadopoulos, ex consigliere politico di Trump per la campagna elettorale, e Alex van der Zwaan, un avvocato ex associato di Skadden Arps, un importante studio legale internazionale statunitense, sono stati entrambi graziati per i reati commessi. Durante le indagini, avevano rilasciano false dichiarazioni sulla potenziale interferenza russa nelle elezioni presidenziali del 2016.

L’olandese van der Zwaan, che parla russo, aveva lavorato ad un rapporto del 2012 commissionato da Paul Manafort, ex consigliere elettorale di Trump, per difendere il presidente ucraino Viktor Yanukovic dalle critiche internazionali. È un perdono inutile per lui, visto che nel 2019 ha perso la licenza per esercitare la professione legale dopo essere stato espulso dagli Stati Uniti.

L’ex consigliere Papadopoulos aveva mentito agli agenti federali sui contatti con un professore collegato al Cremlino che lo aveva informato nel 2016 del possesso da parte dei russi di informazioni “riservate” su Hillary Clinton.

Un perdono che viene visto antipatriottico. “Se lavori per Trump va bene mentire all’FBI sulla Russia”, secondo l’agente FBI Peter Strzok, che ha svolto un ruolo fondamentale nell’apertura delle indagini di controspionaggio dell’FBI sulla campagna elettorale di Trump. “Il perdono di oggi aiuta a correggere il torto che la squadra di Mueller ha inflitto a così tante persone”, si legge in una dichiarazione della Casa Bianca.

La grazia è arrivata anche per tre ex deputati repubblicani. Chris Collins, primo sostenitore di Trump alla presidenza, ha rappresentato New York alla Camera per tre mandati prima di dichiararsi colpevole nel 2019 di insider trading e varie menzogne dette all’FBI. Aveva trasmesso informazioni privilegiate su una società di biotecnologia a suoi membri di famiglia in modo da trarne profitto in scambi illeciti in borsa.

Duncan Hunter, rappresentante della California del sud la cui carriera politica è stata interrotta da accuse di corruzione, oltre ad essere stato incriminato di aver rubato 200 mila dollari dalla sua campagna elettorale per finanziare uno stile di vita sontuoso. Condannato a 11 mesi di prigione dopo essersi dichiarato colpevole, la sua pena avrebbe dovuto scontarla a partire da maggio ma è stata rinviata a gennaio 2021 a causa del coronavirus.

Steve Stockman, membro del Congresso del Texas, condannato per aver abusato di quasi 800 mila dollari di donazioni da fondazioni conservatrici per enti di beneficienza per uso personale e politico.

Perdono anche per un ex dentista di Pittsburg, Alfonso Costa, che si era dichiarato colpevole nel 2007 di una frode sanitaria durata diversi anni con false fatturazioni assicurative per cure dentistiche. Condannato ad un anno agli arresti domiciliari e al braccialetto elettronico per tre anni, oggi è un agente immobiliare e socio in affari con Ben Carson, segretario per gli alloggi di Trump.

Dopo le figure chiave sopra descritte, troviamo un altro gruppo di persone che hanno ricevuto la grazia presidenziale.

Sono stati perdonati due ex poliziotti di frontiera, Ignacio Ramos e Jose Compean, condannati rispettivamente a 11 e 12 anni per aver cercato di coprire la sparatoria nel corso della quale ferirono un trafficante di droga al confine tra gli Stati Uniti e il Messico. La condanna era già stata commutata dall’ex presidente George W. Bush.

Un repubblicano dell’Utah, Phil Lyman, oggi commissario di contea, era stato condannato per aver organizzato una protesta contro la gestione federale di Recapture Canyon che vietava il passaggio ai motociclisti quad.

Quattro commutazioni di pena inoltre per: Weldon Angelos condannato per spaccioo, Crystal Munoz, condannata per il suo ruolo in un giro di contrabbando di marijuana; Judith Negron, condannata a 35 anni di carcere per riciclaggio di denaro sporco ha visto commutarsi il resto del suo periodo di rilascio controllato; Tynice Nichole Hall, condannata a 18 anni di prigione per aver permesso che il suo appartamento fosse usato per distribuire droga, è stata rilasciata dopo aver scontato 14 anni di pena; e Philip Esforme, che ha guadagnato milioni di dollari illegalmente dal sistema federale Medicare.

Grazia totale concessa anche ad un uomo di 89 anni, Alfred Lee Crum, che nel 1952 si era dichiarato colpevole di aver aiutato un parente a distillare il Moonshine, un distillato di mais prodotto artigianalmente e clandestinamente, e a Otis Gordon, pastore presso i ministeri internazioanli di Life Changer, condannato per possesso di cocaina.