Nelle prime ore della notte di mercoledì, a Gjerdrum, un comune a circa 20 km a nord-est della capitale Oslo, un torrente di argilla è disceso attraverso la zona residenziale di Ask scavando un profondo burrone simile ad un cratere largo 300 metri e lungo 700, distruggendo diverse abitazioni.

Almeno 10 persone sono rimaste ferite e 21 residenti nella zona, tra cui due bambini, risultano disperse. Il bilancio è incerto e potrebbe aumentare.

I soccorritori sono in azione in mezzo alle condizioni meteorologiche invernali, con l’ausilio di elicotteri e droni dotati di telecamere termiche, alla ricerca dei dispersi rimasti intrappolati nel fango e nei detriti. Il villaggio ospita circa 5 mila persone. Oltre 1’000 cittadini sono stati già evacuati e altri 1’500 potrebbero essere trasferiti per timori di ulteriori smottamenti. Le autorità hanno lanciato l’appello affinché non vengano accesi i fuochi d’artificio nella notte di Capodanno per non ostacolare l’uso dei mezzi di soccorso.

È ancora troppo pericoloso inviare pattuglie di soccorso a terra nell’area devastata. Le autorità hanno dichiarato che almeno nove edifici con 30 appartamenti sono andati distrutti durante la frana e alcuni edifici sono stati lasciati sul bordo del burrone. L’abbassamento del terreno ha interrotto la comunicazione stradale della zona.

Il primo ministro Erna Solberg, visitando il villaggio ha descritto la frana come “una delle più grandi” che il paese abbia mai visto. È l’incidente più grave nel suo genere in Norvegia da oltre 30 anni.

Il re di Norvegia, Harald V, ha rilasciato una dichiarazione: “La frana della notte a Gjerdrum ha impressionato profondamente me e la mia famiglia. I miei pensieri sono con tutti coloro che sono stati colpitie che hanno perso la loro casa vivendo ora nella paura e nell’incertezza. In una situazione ancora confusa, mando una sincera speranza e la mia più viva preoccupazione a tutti coloro che sono stati colpiti dal disastro. Vorrei anche ringraziare tutti i servizi di emergenza, i comuni nelle immediate vicinanze e i volontari per i loro grandi sforzi in condizioni molto impegnative “.

Le immagini delle riprese video, mostrano un’intera collina crollata che ha causato la frana. La zona è nota per avere un terreno ricco di “argilla veloce”. Un tipo di sedimento particolarmente instabile depositato in un ambiente marino da una combinazione di processi legati all’ultima glaciazione di circa 20 mila anni fa (argilla glaciomarina), che si trova nelle zone costiere di tutto il mondo. Estremamente fine, può cambiare rapidamente dalla forma solida a quella liquida, nota pertanto per causare frane.

Gli esperti hanno confermato che il tipo di argilla combinata con le eccessive precipitazioni e con le condizioni meteorologiche umide hanno contribuito alla frana.

Le autorità norvegesi nel 2005 avevano avvertito le imprese di costruzioni di non realizzare abitazioni nella zona. Ma le case sono state costruite lo stesso durante il decennio.