Garda, Bologna, Firenze, Foggia: lungo tutta l’Italia, inquisite centinaia di persone

Che sanzioni a Capodanno! Controlli, Soffiate e Multe Salatissime

Nonostante i divieti imposti dall’emergenza Covid, c’è chi non ha voluto rinunciare a un Capodanno “di lusso” in rinomati resort. La festa più eclatante che si è tenuta è stata quella andata in scena ieri sera in un resort di lusso di Padenghe sul Garda, nel Bresciano, dove “a causa” del “mancato rispetto” delle regole richieste dai gestori (sui tavoli c’era l’avviso di non divulgare le immagini) i 126 partecipanti hanno divulgato foto e “stories” su Instagram, avviando, così i controlli. La “punizione” sia per aver calpestato le “gentili richieste” dei ristoratori, sia, ovviamente e soprattutto, per aver violato il lockdown, sono state salatissime: i 126 festeggianti, dovranno pagare una multa da 400 euro.

Il direttore della struttura, Ivan Favilli, si è così giustificato: «Abbiamo organizzato un pranzo che si è protratto e qualcuno ha esagerato».

Le immagini della festa extralusso sul lago di Garda, divulgate da più ospiti, tra cui l’influencer Davide La Cerenza, di 55 anni, che ha pubblicato i video del party via Instagram, iniziano con la luce e terminano quando ormai è notte: le autorità ci vanno giù pesante.

«Tutti i 126 ospiti del resort presenti ieri saranno multati per non aver rispettato le norme anti-Covid dell’ultimo Dpcm. A quanto ammonta la multa? 400 euro a testa». spiega Massimo Landi, comandante della Polizia locale della Valtenesi, nel Bresciano. Non solo, aggiunge: «Stiamo valutando anche eventuali verbali per il titolare dell’attività».

Il titolare dei Codacons, Carlo Rienzi, ha presentato un esposto in Procura. “Alla Procura di Brescia chiediamo di aprire una inchiesta per il possibile reato di concorso in epidemia colposa” ha fatto sapere.

«Tornassi indietro» spiega ancora il titolare del locale, Favilli «non lo organizzerei più, perché viste le polemiche non ne è valsa la pena anche se stiamo facendo i salti mortali per portare avanti l’attività. C’erano un centinaio di clienti, per lo più giovani, e abbiamo fatto questo pranzo lungo per evitare la cena in camera che non avremmo potuto gestire». Poi conclude: «Capisco la rabbia delle persone che hanno visto i video e che hanno trascorso la giornata a casa in zona rossa. Abbiamo provato ad intervenire in situazioni particolari, ma non è nemmeno facile imporsi con clienti che pagano tanto».

Un fatto analogo è accaduto a Roma, dove alcune persone hanno organizzato una festa. All’arrivo degli agenti, intorno alle 22.30, siccome sono state trovate 27 persone che ballavano e cenavano, si è deciso di sottoporre gli ospiti a multe altrettanto salate, anche se, in questo caso, non si sa a quanto ammontino.

Anche a Foggia, San Marco in Lamis, i Carabinieri hanno identificato e sanzionato 9 persone per aver violato le disposizioni governative, le multe ammontano in totale a 4.000 euro.  Il titolare della pizzeria nella quale si è svolta la festa dei ragazzi, è stato condannato alla sospensione dell’attività commerciale, come previsto per legge.

La stessa cosa è accaduta a Firenze, dove 14 persone sono state multate per una festa privata e a Bologna, dove sono state sanzionate 15 persone tra cui cinque minorenni per una festa sempre in casa, in via Turati, questi ultimi segnalati da addirittura centinaia di telefonate.

La ministra Lamorgese ha twittato augurandosi “Controlli non solo sulle strade ma anche sui social per evitare feste” e si è poi complimentata con le forze dell’ordine la scorsa notte hanno scoperto in diverse città feste ‘clandestine’ che violavano le disposizioni governative.