È  l’unica vittima di cui sinora si conosce nome e cognome. Si chiamava Ashli Babbitt, era partita da San Diego per partecipare alla marcia “Save America”, in California, ed era una veterana dell’aeronautica militare. E’ stata uccisa negli scontri di Washington, colpita in pieno petto da colpi di pistola sparati dalla polizia.

Ashli Babbitt era una patriota, sostenitrice di Trump, come si evince dalle numerose foto col cappello a sostegno del Presidente uscente.

Ancora, non è chiaro chi sia stato a sparare, mentre, come riportato dal marito, la militare era disarmata e sarebbe s stata colpita all’interno dell’edificio, di Capitol Hill, mentre stringeva in mano una bandiera.

La conduttrice di Fox 5, Lindsay Watts, sostiene di aver contattato la suocera di Ashli. La donna, distrutta dal dolore, avrebbe detto “non so perché l’abbia fatto”, il marito, infatti, non aveva seguito la moglie nella marcia di Save America. La veterana aveva alle spalle 14 anni di servizio presso le forze aeree americane.

Robert Contee, capo della polizia, fa sapere che ci sono stati quattro decessi ma non fornisce nessun ulteriore dettaglio. Anche tra gli agenti ci sono dei feriti, sarebbero 14 di cui due gravi: uno sarebbe stato colpito dai manifestanti dopo essere stato spinto tra la folla, l’altro invece sarebbe stato ferito al volto da un proiettile.

Per chiarire la dinamica della morte della donna sarà aperta un’indagine interna, come spiegato dalla stessa polizia.