Alain Berset impone un secondo lockdown per distogliere l’attenzione dai suoi fallimenti (titolo originale)

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente questo comunicato UDC, molto duro nella sostanza e nei toni verso il consigliere federale socialista.

La cosa ai nostri occhi più negativa, fastidiosa e sconcertante è che il Consiglio federale nei giorni travagliati della Pandemia sembra essersi ridotto a una persona sola. Una persona – afferma l’UDC, severa, che non fa la cosa giusta. Possibile (tanto per non far nomi) che il PLR non sia in grado di produrre una reazione?

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Foto: Amministrazione federale

L’UDC si oppone categoricamente all’inasprimento delle misure di protezione contro la pandemia di Covid-19, previsto dal consigliere federale Alain Berset. Il ministro della sanità, infatti, tenta innanzitutto di distogliere l’attenzione dai suoi fallimenti nella gestione di questa crisi: materiale di protezione, tracciamento dei contatti e adesso la vaccinazione della popolazione. Alain Berset preferisce distruggere interi settori e decine di migliaia di posti di lavoro, invece di finalmente sviluppare dei concetti di protezione efficaci per gli elementi più vulnerabili della nostra società.

L’UDC invita perciò il Consiglio federale a togliere questo dossier dalle mani di Alain Berset.

La gestione della crisi da parte di Alain Berset è disastrosa. I fallimenti del ministro della sanità emergono come un filo conduttore attraverso l’evoluzione della pandemia di Covid-19:

— all’inizio della pandemia, la Svizzera mancava di materiale di protezione. Invece di colmare immediatamente questa lacuna, il ministro della sanità ha fatto diffondere attraverso tutti i canali l’informazione secondo la quale le mascherine di protezione erano inutili;

— invece di fermare immediatamente la libera circolazione delle persone a seguito dei tassi di contagio elevati in Francia e in Italia, il Consiglio federale ha mantenuto le frontiere aperte;

— anche durante la seconda ondata della pandemia, il Consiglio federale ha mancato di imporre dei test rapidi e delle norme di quarantena ai confini. Questo governo ha preferito rinchiudere la propria popolazione, chiudere interi settori economici e distruggere dei posti di lavoro;

— a più di nove mesi dall’inizio della pandemia, la Svizzera non dispone ancora di un concetto di protezione nazionale vincolante ed efficace per gli elementi più vulnerabili della società. In realtà, la metà dei decessi dovuti alla pandemia di Covid-19 avviene nelle case per anziani e nelle case di cura. Queste persone non sono certamente state infettate in ristoranti, bar, centri fitness, cinema o centri commerciali. È evidentemente più semplice per Alain Berset dare il colpo di grazia a interi settori economici, che non proteggere questo gruppo a rischio chiaramente definito;

— il tracciamento dei contatti e l’app Covid-19 non funzionano. Il ministro della sanità fa pure una brutta figura nell’organizzazione del vaccino: l’acquisto di dosi di vaccino è stato semplicemente mancato;

— in Svizzera, si continua a non disporre di statistiche e dati affidabili che possano costituire una base decisionale solida. Invece di far avanzare le cose in questo settore, il consigliere federale Berset preferisce giocare allo yo-yo con l’economia, esigere dei concetti di protezione per in seguito abrogarli, imporre a ritmo settimanale delle chiusure e delle riaperture, spingendo così alla rovina decine di migliaia di persone.

Il Consiglio federale in corpore deve togliere questo dossier dalle mani di Alain Berset.

Per tutte queste ragioni, l’UDC si oppone con determinazione ai nuovi inasprimenti previsti da Alain Berset. In particolare, la chiusura dei commerci che non offrono prodotti di prima necessità, rende ancora più difficile la situazione delle arti e mestieri.

Il lavoro a domicilio obbligatorio e il diritto dei salariati, che hanno dei problemi di salute come una pressione sanguigna eccessiva, di prendere congedo nel caso non possano lavorare al domicilio o nell’ambito di un concetto di protezione, impongono ai datori di lavoro degli oneri finanziari di diversi miliardi di franchi.

L’UDC chiede al Consiglio federale di abrogare immediatamente le misure prese contro i ristoranti, le strutture sportive, del tempo libero e culturali. Idem per le restrizioni degli orari d’apertura dei commerci. Va da sé che i concetti di protezione in vigore devono essere rigorosamente rispettati.

La nostra società non può, da diversi punti di vista, permettersi il lusso di un secondo lockdown come quello imposto in primavera 2020.

L’UDC invita quindi il Consiglio federale in corpore a togliere questo dossier dalle mani del ministro della sanità Alain Berset.

Unione democratica di centro