La pena capitale per Lisa Montgomery, 52 anni, che nel 2004, a 36 anni, strangolò e squartò la 23 enne incinta di 8 mesi (estraendole la bambina dal ventre) Bobby Jo Stinnett è stata eseguita.

Lisa Montgomery è stata uccisa con iniezione letale, come comunica il Dipartimento di Giustizia Usa. La sua esecuzione era stata sospesa ieri per un momento: il ricorso dei suoi avvocati, era stato accolto ieri da un giudice dell’Indiana, per una nuova perizia psichiatrica. Poi, in ottemperanza a quanto già deciso dalla Corte Suprema, l’esecuzione è stata eseguita. L’assassina ha ricevuto l’iniezione letale nel carcere di Terre Haute, in Indiana.

Montgomery era ritenuta gravemente malata di mente, per abusi subiti in passato, già madre di quattro figli, aveva sostenuto di essere incinta, per farsi amica della sua futura vittima per poi trucidarla.

Anche se la maggior parte dei media parla di Lisa Montgomery come la prima donna a essere messa a morte in 67 anni, occorre precisare che l’affermazione vale solo se intesa a livello federale.

Trump aveva infatti ripristinato la pratica delle esecuzioni capitali per i condannati dai Tribunali federali, l’ultima delle esecuzioni federali, infatti, risaliva a 16 anni fa, mentre l’ultima donna giustiziata, a 67 anni fa (e Lisa è, infatti, la prima dopo questa).

Sino a ieri, era infatti rarissimo che i tribunali federali applicassero pene capitali e, ad oggi, solo 62 detenuti si trovano nel braccio della morte delle carceri federali. 2743 sono, invece, i detenuti nelle carceri statali.

Ad oggi gli stati che applicano regolarmente la pena capitale sono Texas (che “vanta” il maggior numero di esecuzioni dal 1976, ossia 561), la Virginia (113), l’Oklahoma (112), la Florida, l’Alabama e la Georgia. Il numero annuo di sentenze capitali è tuttavia diminuito dell’85% dal 1998 al 2018, passando da 295 a 43.

da wikipedia: Mappa aggiornata a marzo 2019. ROSSO: stati nei quali la pena di morte è applicata. VIOLA (Ohio): stato in cui la pena di morte è in vigore ma applicata solo in casi eccezionali. GIALLO: stati nei quali la pena di morte è in vigore ma non è applicata da almeno 10 anni. BLU: stati nei quali la pena di morte è in vigore ma viene applicata una moratoria. VERDE: stati nei quali la condanna a morte non è prevista.

 

A livello federale, le esecuzioni di uomini avvenute dal 1998 sono solo tre; la più recente nel 2003 con l’esecuzione di Louis Jones Jr, che aveva stuprato e ucciso Tracie Joy McBride, soldatessa dell’esercito americano, in Texas.

In seguito ai deliberati della commissione Ryan del 2002 la pena di morte è infatti prevista per duplice, triplice omicidio, per omicidio di agente di polizia, pompiere, guardia carceraria, detenuto compagno di cella, per presenza di torture sul corpo della vittima, per omicidio commesso con la volontà di intralciare la giustizia.

Dal 1865, invece, solo tre, sino ad ora, sono le donne giustiziate dal governo federale degli Stati Uniti: nel 1865, Mary Surratt, mediante impiccagione; nel 1953, Ethel Rosenberg, su sedia elettrica; e – sempre nel 1953 – Bonnie Heady mediante camera a gas, in Missouri. A queste si aggiunge oggi la quarta, Lisa Montgomery, per l’appunto.

La pena capitale è attualmente in vigore in 29 Stati su 50 e negli ultimi 100 anni, a livello statale sono state giustiziate 40 donne negli Usa; tra queste anche Lisa Coleman, 38 anni, giustiziata nel 2014, 12 minuti dopo che la corte del Texas aveva dato il via libera. Aveva torturato, denutrito e ucciso il figlio della sua convivente, Marcella Williams. Il bambino si chiamava Davontae, e aveva 9 anni.