L’Italia è in crisi. Che novità!  Nel mezzo della pandemia. Poco peggio. Se, come scrive online il New York Times, la “pandemia ha devastato il Paese”, d’altro lato il governo giallorosso si è dimostrato chiaramente incapace di dominarla. Così, dal vago governo cinque stelle, volto al consenso popolare solo con il famigerato reddito di cittadinanza (che sta dissanguando le finanze dello Stato), si dimostra ogni giorno più incapace di gestire una situazione molto difficile.

Di questa incertezza potrebbe approfittare l’ex presidente del Consiglio, già segretario del partito democratico, Matteo Renzi, ora rivale numero uno del primo ministro Giuseppe Conte. 

Il populista Salvini, un tempo alleato dei cinque stelle, ora all’opposizione, è ormai un lontano ricordo. Perdendo l’occasione (o il treno, che dir si voglia), Salvini si è fatto, ormai dall’estate 2019, autogol.

Secondo il Financial Times, la crisi di governo potrebbe ostacolare il Recovery plan di Bruxelles, perché non si sa se Renzi, ora leader del piccolo partito indipendente  “Italia Viva”, continuerebbe i piani europei: dopo aver ritirato le sue ministre dal governo Conte, potrebbe ora esser nocchiero di Paese che si dirige (o naufraga?) verso nuove elezioni. Le dimissioni delle due ministre, infatti, minacciano il governo Conte. E pensare che una delle due era divenuta nota, suscitando ilarità, per il suo titolo di studio: terza media.

Ora, però, è tempo di rivincita per Teresa Bellanova, e da ministra dal non nobile titolo di studio diviene la regina degli scacchi, la pedina emblema della furba giocata di Matteo Renzi. Con lei c’è Elena Bonetti, ministra delle pari opportunità: anch’ella miraggio di un mattone mancante che incrina una situazione ormai stagnante: farla crollare per molti, forse, non sarebbe poi così male. Peggio di così, d’altronde, non si può…