Di solito ai calciatori si dà poco credito quando si esce dal loro ambiente fatto di successi, sconfitte, gossip, ingaggi. In realtà, oltre il settore degli stereotipi capita sempre più spesso di vederli partecipare alla vita reale e prendere posizione su temi meritevoli di impegno social

Anche per molti di loro “I have a dream” è un tema reale che deve essere seguito, difeso. Come ad esempio quanto visto di recente con il super campione Lewis Hamilton impegnato sui temi razziali a seguito degli incidenti negli Stati Unitipp oppure di calciatori che si rifiutano di giocare quando in uno stadio qualche cretino, e ce ne sono tanti, sempre e troppi che insulta con epiteti inaccettabili.

A dx : Griezmann – Foto Wiki commons (Svetlana Beketova) – https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.en

Interessante è il caso del calciatore francese di origini alsaziane: Antoine Griezmann che gioca in Spagna per il Barcellona, un po’ in ombra data la presenza di Leo Messi che oscura tutti per la sua grandezza, Griezmann è stato campione del mondo nel 2018 e nello stesso periodo vice campione d’Europa. È nato nel ’91, va quindi verso i 30 anni, è un mancino naturale molto interessante. Al riguardo è salito agli onori delle cronache non per un bel goal o una partita importante, ma per aver annunciato di aver posto termine immediato alla partnership con il colosso cinese Huawei. Società dalla quale riceveva un sostanzioso “probende” per essere il testimonial del colosso del 5G.

Motivo? Ha spiegato che ha forti sospetti in merito alla sorveglianza digitale del colosso cinese delle telecomunicazioni e quindi sulle persecuzioni degli Uiguri, la minoranza musulmana di origine turcofona della parte occidentale della Cina

In particolare, ad indispettire il calciatore è la evocata partecipazione di Huawei allo sviluppo di un software che permette di “riconoscere il facciale di una “allertauiguri”. Griezmann richiede che Huawei non si limiti a negare le accuse, ma che si impegni invece al più presto con azioni concrete per condannare con azioni pratiche questa repressione di massa ed usare la propria influenza per contribuire al rispetto dei diritti dell’uomo e delle donne nella società.

Griezmann aveva appreso anche della ONG Human Right Watch, basata negli Usa, che ha dichiarato che “alcuni cittadini cinesi di etnia uiguri erano stati arrestati dopo essere stati segnalati da un nuovo software di lettura facciale che identifica i tratti somatici della minoranza”.

Per Griezmann non è la prima volta che prende posizione su temi sociali. Anche due anni fa in un’intervista con Têtu, aveva condannato la discriminazione di cui soffrono gli omosessuali nel mondo del calcio (fonte “Il Corriere della Sera”).

Bravo come calciatore, non dei più simpatici in campo, ma tanto di cappello per i suoi interventi su temi sociali rilevanti come quello degli Uiguri. Un tema spinoso che Pechino non tratta in modo aperto.

Vittorio Volpi

NOTA. Sulla questione uigura segnaliamo due articoli di Ticinolive. Leggere QUI.

E poi QUI.