Abbiamo già sentito che parlare alle proprie piante le fa crescere più grandi e forti. Gli esperti dicono che dovremmo imparare a conoscerle e trattarle con dolcezza perché l’amore è il segreto che ci dona il pollice verde. Credo che tutti coloro che hanno applicato questo metodo siano stati contenti del risultato. Allora, se il miglior fertilizzante per le piante è la conversazione con amore, quanto potere hanno le parole e il modo in cui parliamo con i nostri bambini sulla loro crescita emozionale?

Per loro noi siamo i personaggi più potenti e più svegli di tutto il mondo. Quello che dicono i genitori e come si comportano in certe situazioni per i piccoli diventa una verità assoluta in cui credono senza dubbi (almeno fino a una certa età). Così ci credono anche quando li diciamo che sono cattivi, inutili o incapaci, noiosi, che rovinano tutto, che non sanno fare niente bene. I bambini ci credono, accettano la nostra opinione su di loro, la prenderanno sul serio.

Pensiamoci sempre bene alle parole da dire ai bambini perché potrebbero essere nocive ed influiranno negativamente su di loro. Si porteranno sempre una ferita dentro, la quale influenzerà la loro crescita e lo sviluppo creandogli paure, bassa autostima, diversi problemi di relazione e fiducia. Alcune frasi dette creeranno un danno emotivo. Diventeranno la loro voce interna.

Perciò cerchiamo sempre di essere un esempio di ciò che vorremo insegnare ai nostri bambini. Dovrebbero sapere in ogni momento che sono amati senza condizioni, anche quando non si comportano bene. Dovrebbero sapere che sono sempre bravi e che quello che non ci piace è il comportamento, il quale si può sempre migliorare e cambiare. Utilizziamo parole d’incoraggiamento e d‘amore costruendo la loro autostima e la fiducia negli altri e soprattutto in loro stessi. Dal primo giorno dovremmo scegliere attentamente le parole, il tono e il modo con il quale parliamo ai nostri piccoli perché le parole possono ferire, entrare nella mente e nel cuore destinate a far male, a devastare, a distruggere.

Come scrisse la grande educatrice Maria Montessori nel suo libro Il segreto dell’infanzia: ”Quel che l’adulto gli dice rimane inciso nella sua mente come se uno scalpello l’avesse impresso nel marmo. Pertanto l’adulto dovrebbe valutare e pesare tutte le parole che pronuncia davanti ai bambini, perché essi hanno sete d’imparare e di accumulare amore.”

Che i bambini imparino ciò che vivono lo descrisse molto bene anche Dorothy Law Noite nel suo poema: se i bambini vivono con le critiche, l’ostilità, la paura, il ridicolo, la gelosia e la vergogna, imparano a condannare, aggredire, essere apprensivi e timidi, imparano a provare invidia e a sentirsi colpevoli.

Invece, se i bambini vivono con l’incoraggiamento, la tolleranza, l’accettazione, l’approvazione, la condivisione, l’onestà, la gentilezza, la sicurezza e con la benevolenza, imparano ad essere sicuri di sé, ad essere pazienti, ad amare, a piacersi, ad essere generosi e sinceri; imparano il rispetto, ad avere fiducia in se stessi e nel prossimo e nel fatto che il mondo è un bel posto in cui vivere.

Allora, come un fiore ha bisogno del sole per la sua crescita, ugualmente un bambino ha bisogno dell’amore per diventare un adulto completo, contento e felice.

E mentre le piante sono la bellezza del giardino, i bambini sono la bellezza del mondo. Trattiamoli con il cuore, parliamo con loro con cura ed amore.

Helena Antunović, Locarno