Ce lo ricorda Facebook. Abbiamo ritrovato l’articolo da noi scritto in occasione della sua elezione, con le relative foto. Lo riattualizziamo tale e quale, senza ritoccarlo, virgole comprese.

La nostra opinione (facilmente condivisibile) è che la presidenza Marchesi sia stata un successo. Sette granconsiglieri, Chiesa e Marchesi stesso a Berna. Notevole. Si potrebbe fare di più? Chiaro, si può sempre fare di più.

Secondo la nostra opinione (che non conta) è importante avere un partito di destra in Ticino, soprattutto perché le destre nei partiti cosiddetti “borghesi” sono, da anni, latitanti, disorganizzate e smarrite.

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24 gennaio 2016

Dico subito che è stato un bel congresso, ben frequentato, con almeno 150 presenti. 125 gli aventi diritto di voto registrati. Ospiti d’onore, molto festeggiati, Norman Gobbi, presidente del Consiglio di Stato (con inedita barba), e Battista Ghiggia, candidato d’area Lega/UDC agli Stati nello scorso autunno. Non si sono visti Pierre Rusconi, ex presidente del partito ed ex consigliere nazionale, e Michele Moor, che cito perché di lui si era parlato come di un possibile candidato alla presidenza.

L’articolo vero e proprio (con fotogallery e gossip) sarà scritto tra stasera e domani. Per il momento anticipo l’essenziale.

Lo ripeto, è stato un bel congresso, in un clima amichevole (nonostante le critiche severe di Ambrosini). E allora sputo subito il rospo annotando quella che è stata ai miei occhi l’unica nota stonata iniziale, così dopo mi restano solo le cose positive e sarà festa in borgo. “Come puoi pubblicare certe cose, vai a rovistare tra i rifiuti, sei peggio di Novella 2000”. A parte il fatto che Novella 2000 è un rispettabilissimo settimanale con alta tiratura (che non manco mai di leggere dal parrucchiere), mi permetto di rilevare che ci sono – e ci sono sempre stati – partiti dove tutti (o quasi) devono stare zitti, mentre la critica è costretta ad assumere forme di mugugno carsico. Non è il caso di aggiungere l’UDC Ticino alla lista. Tutti debbono poter dire la loro, andiamo. Il partito ha sicuramente la forza di sopportare qualche strillo. E, se non ce l’ha, è un gran brutto segno.

Sul punto ho molto apprezzato l’opinione dell’amichevole presidente Pinoja.

OTAF 7

OTAF 10

  • Piero Marchesi, favoritissimo, eletto presidente con 99 voti; Athos Ambrosini 24.
  • Alain Bühler eletto vice presidente per il Sottoceneri, con ovation (dopo il ritiro di Tiziano Galeazzi)
  • Orlando Del Don eletto vice presidente per il Sopraceneri, battendo Christian Clemente, un giovane 28enne indicato da Ambrosini, il quale aveva ritirato la sua candidatura alla vice presidenza.

Alla fine tutti contenti. Clima disteso e cameratesco. Athos Ambrosini ha tenuto a complimentarsi con il vincitore e gli ha fatto gli auguri. L’essenziale, direi, resta da fare. Le (ghiotte) Federali sono alle spalle, le Comunali sono imminenti e non saranno una passeggiata, le Cantonali distano 3 lunghi anni.

OTAF 6 Pinoja

OTAF 4 Marchesi Gobbi