C’è fermento e sbigottimento sulla piazza finanziaria mondiale a causa di inaspettate e brusche fluttuazioni di alcuni titoli, in particolare quello della catena di vendita dei videogiochi GameStop. In profonda crisi da diverso tempo, GameStop è diventata oggetto di scommesse al ribasso. Per capire cosa sta accadendo, è fondamentale comprendere come funziona una vendita allo scoperto, o “short” in inglese.

Come funziona la vendita allo scoperto

Si tratta di un’operazione speculativa che permette di guadagnare scommettendo sul ribasso di un’azione. Il cosiddetto short seller si fa prestare da un broker un’azione che ritiene stia per subire un calo di valore. Vende l’azione a un determinato prezzo (per esempio 10 CHF) e poi aspetta che il suo prezzo scenda. A quel punto acquista nuovamente sul mercato l’azione al prezzo ribassato (per esempio 8 CHF), così può restituirla al broker e allo stesso tempo guadagnare sulla differenza (2 CHF). Di solito, chi fa questo tipo di speculazioni su larga scala, ovvero fondi e professionisti, basa le proprie decisioni su attente analisi di mercato, in questo caso quello dei videogiochi.
Tuttavia, se il prezzo dell’azione anziché scendere, dovesse salire (per esempio a 15 CHF), il short seller sarà costretto ad acquistare le azioni a prezzo più alto per restituirle al broker, perdendo così la differenza (in questo caso 5 CHF). Questo meccanismo, moltiplicato per milioni di azioni può smuovere capitali giganteschi e generare guadagni o perdite miliardarie.

Cosa è accaduto con GameStop

Più o meno a metà gennaio, un gruppo di investitori non professionisti in contatto su Reddit (un social network simile a un forum) e attivi sul canale r/wallstreetbets si sono accorti delle numerose scommesse al ribasso riguardati i titoli di GameStop e si sono organizzati per comprarne le azioni, convincendo centinaia di migliaia di persone a fare lo stesso. In questo modo generarono una domanda spropositata rispetto al solito andamento del titolo, facendone schizzare il prezzo a 4 dollari a ben 147 e facendo perdere miliardi di dollari a importanti fondi di investimento. Questi ultimi a loro volta si vedevano costretti anche loro ad acquistare le azioni, per limitare i danni, facendone alzare il prezzo ancora di più. Questa operazione si chiama in gergo finanziario “short squeeze”.

Attualmente, le autorità politiche e finanziarie stanno seguendo molto da vicino gli sviluppi della faccenda, anche perché il fenomeno sembra allargarsi ora ad altri titoli. Sul web, gli investitori amatoriali sono sempre più incoraggiati da un sentimento di rivalsa nei confronti dei “pezzi grossi” della finanza. Sentimento condiviso anche da alcuni politici, come la deputata di sinistra Alexandria Ocasio-Cortez che ha twittato: “Bisogna ammettere che è davvero notevole vedere dei finanzieri di Wall Street che hanno sempre trattato la nostra economia come un casinò lamentarsi di una bacheca online i cui utenti stanno anche loro trattando il mercato come un casinò”.

Le conseguenze dell’azione sono tuttora incerte. I piccoli investitori non hanno fatto nulla di illegale ed è improbabile che possano essere imputabili di manipolazione di mercato. Quella che è stata messo in atto è un’azione decentralizzata, munita unicamente di informazioni di dominio pubblico. Secondo alcuni la situazione tornerà alla normalità non appena l’euforia dei guadagni facili sarà svanita mentre altri sostengono che l’azione portata avanti dagli utenti di Reddit ha aperto gli occhi sul potere detenuto dai piccoli investitori e provocherà cambiamenti radicali nel modo di fare finanza.