Patto ONU sulla migrazione: nuova scelleratezza del Consiglio federale (titolo originale)

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Anche il nostro giudizio su questo passo del governo è assolutamente negativo.

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Il Palazzo di vetro visto dall’Empire State Building – Foto Wiki commons (Umbertoboccio83) – https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/deed.en

La Lega dei Ticinesi apprende con grande sconcerto della decisione del Consiglio federale di adottare il messaggio concernente il Patto globale ONU sulla migrazione.

Il Patto ONU sulla migrazione mira a trasformare l’immigrazione clandestina in un diritto umano, a cui gli Stati di destinazione dei migranti molto difficilmente (eufemismo) potranno opporsi, e al riconoscimento dei rifugiati climatici.

A seguito della gravissima crisi economica ed occupazionale provocata dalla pandemia da coronavirus, la Svizzera dovrà imperativamente destinare le risorse pubbliche alla copertura dei bisogni dei cittadini e delle aziende svizzere (“prima i nostri”). Nel settore dell’asilo, che genera ogni anno costi miliardari, occorrerà risparmiare in modo drastico. Ciò significa che il nostro Paese dovrà rendersi meno attrattivo per i migranti economici, sposando l’obiettivo “zero asilanti” di recente espresso dalla premier socialdemocratica (!) danese Mette Frederiksen.

Il Consiglio federale dimostra invece per l’ennesima volta di voler fare proprio il contrario, aprendo le porte a nuovi ed incontrollati flussi migratori, con tutte le deleterie conseguenze del caso sia a livello economico (drastico aumento della spesa per l’asilo) che di coesione sociale.

La Svizzera non si può in nessun caso permettere ulteriori flussi di migranti economici, a maggior ragione in considerazione della crisi economica epocale a cui si troverà a far fronte.

L’argomentazione secondo cui il Patto ONU sulla migrazione sarebbe giuridicamente non vincolante (“soft law”) è ridicola: non si è mai visto che la Svizzera sottoscriva un accordo per poi non attenervisi pedissequamente, ed anche contro i propri interessi. E, d’altra parte, l’esperienza insegna che questi accordi internazionali inizialmente non vincolanti col tempo diventano poi vincolanti (tattica del salame).

La Lega dei ticinesi deplora l’ennesimo passo scellerato del Consiglio federale ed annuncia già fin d’ora che vi si opporrà in tutte le sedi.

Lega dei Ticinesi