di Mari  Luz Besomi Candolfi, presidente delle Donne liberali

ripreso da Opinione Liberale

“La lotta per il diritto di voto e di eleggibilità delle donne in Svizzera è stata lunga e piena di ostacoli. Il 19 ottobre 1969, il 63% degli uomini ticinesi votarono a favore dell’introduzione del suffragio femminile in materia cantonale. I diritti politici delle cittadine elvetiche a livello federale si concretizzarono finalmente il 7 febbraio del 1971.

La presidente Mari Luz con il professor De Maria in una immagine d’archivio

Da allora sono passati 50 anni e si sono fatti passi avanti verso una maggiore parità e nel ricordare questo importante momento un pensiero di gratitudine va a tutte quelle donne pioniere e agli uomini che hanno sostenuto questa lotta, lunga quasi un secolo, che vide molte associazioni femminili svizzere esercitare pressione sul Consiglio federale e mobilitarsi per ottenere alle urne la maggioranza del Popolo e dei Cantoni. Alle giovani generazioni ora può apparire impossibile vedere liste politiche prive di candidature femminili.

La Storia ci ricorda numerose artefici di questo obiettivo e il Partito Liberale Radicale ne conta moltissime. Donne concrete con occhio attento e sensibile al quotidiano che, molto spesso nell’ombra, con intelligenza, determinazione, coraggio e modestia hanno intrecciato il loro impegno sociale e politico a favore del prossimo. In tema di parità di genere la Svizzera non è stata certo un modello rispetto ad altre nazioni ma le donne hanno però recuperato buona parte del tempo perduto e ottenuto numerose conquiste.

Molto si può ancora fare e il giubileo che andiamo a festeggiare ci offre la possibilità di aggiungere ancora un importante tassello in questo cammino. Le Donne liberali radicali svizzere rilanciano il tema della tassazione individuale con un’iniziativa che propone un’equa imposizione fiscale basata sulla capacità economica del singolo.

Le Donne liberali radicali, con la loro prima iniziativa popolare, propongono una soluzione chiara che favorisce le persone, in particolare le donne, nell’essere indipendenti nelle loro scelte di vita a prescindere dallo stato civile e le aiuta a conciliare meglio vita famigliare e professionale con una soluzione che permetterebbe anche di riportarne un numero maggiore nel mondo del lavoro. Un altro importante capitolo verso la libertà della persona, valore intrinseco dei valori del nostro Partito.”

Foto di copertina: manifestazione a New York, 1912, bellissima immagine di autore ignoto (Wikimedia commons)