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La battaglia per l’esecutivo nella Città dei castelli si preannuncia aspra. Riceviamo e pubblichiamo questa nota dai toni particolarmente duri. D’altra parte nei giorni scorsi avevamo pubblicato una presa di posizione assai severa del PLR. Applichiamo dunque una sorta di par condicio.

Mancano per ora i socialisti del sindaco Branda. Magari arriveranno.

Le acque politiche sono agitate nella Capitale, e sulla destra di più. Con dispiacere abbiamo appreso della liquidazione sommaria del dottor Del Don (UDC). Ora costatiamo con sorpresa che dalle liste leghiste manca il nome della prof. Lelia Guscio, capogruppo in CC e granconsigliera. Che cosa sarà successo? Difficile dirlo dalle rive del Ceresio, dove soggiorniamo e scriviamo.

Ci limitiamo alla segnalazione del fatto.

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L’arroganza di PLR e PS non si ferma neppure di fronte a due ricorsi e al relativo effetto sospensivo. Una simile mancanza di rispetto istituzionale è grave da parte di un Municipio.

Tre realtà politiche cittadine hanno interposto ricorso contro la decisione del Consiglio comunale di votare il credito suppletorio per il sorpasso di spesa sul cantiere dello Stadio comunale: si parla di oltre 1.5 milioni di franchi spesi senza averli a disposizione per costruire opere mai votate!
A tutt’oggi, nonostante la spesa di 150’000 franchi per gli audit, non si sa ancora di chi sia la colpa di quanto successo.

Quasi tutti i documenti sono inaccessibili perfino alle Commissioni del Consiglio comunale: di quelli accessibili mancano sempre gli allegati. Tutta questa segretezza per nascondere che cosa? Fatti? Nomi? Non c’è altra spiegazione logica.

Quello degli audit è stato soltanto un esercizio fine a sé stesso per cercare di lavarsi la coscienza di fronte ai cittadini e all’opinione pubblica. La scorciatoia per uscire il prima possibile dal disastro. Nulla di più e nulla di meno.

Tre avvocati, fregandosene bellamente dell’effetto sospensivo, hanno fatto convocare … d’urgenza la Commissione della gestione per una riunione di mezz’ora scarsa per ottenere il consenso sul pagamento delle fatture ancora inevase.

Un’azione costata al solito sfigato cittadino ben 900 franchi di gettone di presenza (100 franchi a cranio), quando avrebbero potuto discuterne nella riunione ordinaria di inizio settimana. E il cittadino paga per buchi, per audit, per persone sospese e per gettoni di presenza.

Questa è la trasparenza e la volontà di chiarezza del sindaco PS (PLR) e dei suoi amici PLR in Municipio. Quelli restanti perché del municipale PLR autosospeso si sono perse le tracce: è più di un mese che non mette più piede a Palazzo civico per partecipare alle sedute di Municipio con grande imbarazzo dei suoi (ex) amici. Sezioni 

Lega dei Ticinesi-UDC, Bellinzona