La scadenza del 18 dicembre, la conferenza stampa del 28 gennaio, le “due proposte vincenti”, le rivelazioni del Caffè della scorsa domenica (con i documenti in mano)… …

Le elezioni sono imminenti.

La posta in gioco è particolarmente alta.

Allo stato attuale gli “Amici dell’aeroporto” (e il PLR) sono all’attacco, mentre il Sindaco e la Lega giocano in difesa.

Cruciale (al momento presente) è la questione circa il giudizio della Commissione di esperti. Il Caffè afferma che esso era univoco, in favore della cordata Owen Jones-Bonomi. In altri termini solo questa rispettava le condizioni poste dal Municipio.

Ora, noi eravamo presenti alla conferenza stampa indetta a Palazzo civico il 28 gennaio. Citiamo le nostre stesse parole:

Presenti il Sindaco e gli onorevoli Jelmini e Foletti. Il “Call for interest” ha avuto un buon esito con la partecipazione al concorso di ben 7 gruppi. Si richiedevano idee, capacità operative e solidità finanziaria. Tutte le proposte avevano dei pregi ma due sono state giudicate di livello superiore e l’Esecutivo, affiancato dai suoi esperti, li ha  designati per una sorta di “finale a due”.

Il Sindaco in effetti non disse che la Commissione nel suo rapporto indicava un “vincitore unico”. Parlò di due progetti chiaramente superiori agli altri, diversi e perfettibili. Li poneva per così dire allo stesso livello.

Questa presentazione è accettabile? Forse sì, a patto di ammettere che il Municipio potesse distanziare il suo parere (e la sua decisione) dal parere degli esperti. In fondo l’Esecutivo è un’entità superiore. Tuttavia, obiettivamente, le parole del Sindaco non corrispondevano al tenore del documento.

Il tutto può anche sorprendere, e per questa precisa ragione. La Commissione è stata composta e nominata dal Municipio (da chi altri?). Ma la Commissione “sfavorisce” Artioli che il Sindaco secondo alcuni “vuol favorire”.

È quanto meno bizzarro. Anche perché il giudizio della Commissione è scritto nero su bianco, e pesa, soprattutto quando uno sorbisce il Caffè (in pandemia: rigorosamente da asporto).

La reazione di Stefano Artioli è stata assai risentita e dal suo ufficio è partita una bella raccomandata. Ne evidenziamo due capoversi fondamentali (v. Corriere del Ticino).

«Evidentemente in questa situazione non possiamo immaginare che le trattative future possano essere svolte con detto gruppo, che manifestamente ha reso un rapporto assolutamente ingiusto e non corretto circa il nostro progetto».

«Detto gruppo di lavoro che, se siamo stati correttamente informati, era stato inizialmente composto dalla rappresentante dell’altra cordata prescelta, di cui avrebbe pure fatto parte, non ha più la nostra fiducia e chiediamo pertanto formalmente di avere altri interlocutori in occasione delle future trattative».

Si tratta in pratica di una ricusazione degli Esperti.