La conferenza stampa di oggi ha rivelato un Consiglio federale che rimane sui propri passi: riapertura sì, ma graduale e con cautela. Dal primo marzo ci saranno importanti allentamenti delle restrizioni, ma non un completo annullamento delle misure. I negozi potranno riaprire, così come le biblioteche, i musei e gli impianti sportivi. Continua invece il lockdown per i ristoranti e i bar. I raduni potranno essere estesi a 15 persone e le attività culturali e sportive per i minorenni potranno riprendere.

Queste sono le “anticipazioni” del governo, che tuttavia si riserva la facoltà di prendere una decisione definitiva in seguito alla consultazione con i Cantoni, il 24 febbraio.

Per i negozi e i luoghi della cultura non si tratta di un via libera completo: sarà necessario infatti continuare a indossare la mascherina, rispettare le distanze e controllare il numero dei clienti.

Il Consiglio federale ha inoltre voluto alleggerire la situazione per i più giovani, che soffrono particolarmente la limitazione imposta alla loro consueta vita sociale. Per loro infatti sarà possibile riprendere le attività sportive e socioculturali.

Non ci sono certezze sulla situazione di aprile. È possibile che vengano riaperte anche le palestre e le terrazze dei ristoranti. Tuttavia l’allentamento delle restrizioni potrà essere messo in atto solamente nel caso di una situazione epidemiologica favorevole. In particolare saranno presi in considerazione il tasso di positività, che dovrà essere inferiore al 5%, il tasso di occupazione dei letti nei reparti Covid e il tasso di riproduzione (che deve mantenersi sotto l’1). Inoltre il tasso dell’incidenza della malattia calcolato su 14 giorni il 24 marzo non dovrà essere superiore a quella del primo marzo.

“Vediamo la luce in fondo al tunnel, ma il tunnel è ancora molto lungo. Le misure di confinamento sono state introdotte progressivamente e sarà la stessa cosa per quelle di allentamento” ha dichiarato Guy Parmelin. Alain Berset ha inoltre sottolineato oche la situazione rimane delicata.

Il PLR si è dichiarato soddisfatto della riapertura dei negozi ma molto meno del mancato allentamento sui ristoranti: “È impensabile basarsi su una valutazione mese per mese dei possibili allentamenti” ha dichiarato il partito in una notà. Ha sottolineato inoltre la sua preoccupazione per il settore del turismo: “servono urgentemente prospettive concrete, anche pensando all’imminente periodo pasquale, che non può essere pianificato in quattro e quattr’otto”.

Massimo Suter di GastroTicino ha dichiarato in un’intervista a la Regione: “Sono senza parole. Non so più dove sbattere la testa. Soprattutto sono sconcertato da queste decisioni prese da Berna che non hanno nessun fondamento scientifico”.