La Pasqua si avvicina, il sole primaverile sta già riscaldando il Ticino e illuminando le sue bellezze. Dal 1° marzo molte attività commerciali hanno riaperto e, si spera quanto prima, anche bar e ristoranti potrebbero farlo entro Pasqua. C’è voglia di ripartire e tornare alla normalità. C’è voglia di turismo e di associazione in tutti noi, così come nei confederati che sicuramente raggiungeranno la Sonnenstube durante le vacanze pasquali, così come già dimostrato in questi fine settimana.

Come accogliere questa (speriamo) ondata di turisti? In modo intelligente, per non rischiare di dover richiudere subito! Ecco quindi alcuni spunti che si potrebbero attuare.

Prepariamo le principali stazioni (Lugano, Bellinzona, Locarno) con dei banchetti di benvenuto dove distribuire un “welcome pack” composto da bustina, mascherina e disinfettante. Il tutto accompagnato, oltre che da un caloroso “bentornati in Ticino” anche dalla preghiera di rispettare, in aggiunta alle norme federali di comportamento e distanziamento, il nostro territorio ed i nostri commerci. Invitiamoli a indossare le mascherine, igienizzare le mani e mantenere le distanze, al fine di poter ritrovare un Ticino aperto ed accogliente anche questa estate. Forniamo questo kit anche ad alberghi e ristoranti (nella speranza che siano aperti) e diamo noi stessi il buon esempio.

Altra problematica riscontrata, con piacevole complice le giornate di sole ed il clima mite, è quella dello smaltimento dei rifiuti del cibo da asporto. Bisogna prevedere un rafforzamento del servizio di svuotamento sacchi, nel rispetto dei limiti logistici attuali, e l’implementazione di isole ecologiche di raccolta differenziata, in modo da favorire il corretto smaltimento dei rifiuti e conservare il decoro nelle nostre città.

Solo se riusciremo a mantenere il tipico ordine svizzero ed agire con testa e coscienza potremo sperare di evitare una prossima ondata di infezioni e conseguenti chiusure. Il futuro ci aspetta, il turismo pure, non perdiamo questo treno!

Carlo Regondi