La “festa della donna” , inteso come solennità di un interessa collettivo; così, fino a qualche anno fa, veniva chiamata più frequentemente la ricorrenza della giornata internazionale dei diritti della donna con mimose, allegria e spensieratezza. Oggi, nella vicina Italia, si preferisce definirla “celebrazione”, quasi fosse una giornata della memoria, lontana. Eppure. Di questa data, in particolare in questi tempi difficili dovuti alla pandemia, se ne ha un disperato bisogno di celebrazione di “attualita’ e non di memoria” perché appunto data che ricorda anche conquiste sociali, economiche e politiche ma anche discriminazioni e violenze che le donne subiscono, in particolare ricordando i tristi numeri del femminicidio.

Come sarà quindi questa festa della donna 2021 in Italia? Cosa celebrerà? Attraverso delle camminate. Si , si sono scelti a tal fine due esempi. Uno al maschile ed uno al femminile, quali esempi di sinergie al fine di promuovere il senso profondo di questa data in Italia e che , in tempi di pandemia, sfruttano proprio l’idea del movimento, della liberta’ di potersi muovere (purtroppo spesso sacrificato nel lockdown) come senso profondo per poterlo esprimere. Muoversi. Camminare. Correre.

Il primo, tutto al maschile e di cui ha parlato anche la Radiotelevisione svizzera in un servizio, è stato l’enorme successo del Flash Mob “Uomini in scarpe rosse”, da cui è nato l’omonimo movimento, nella città della lana, ovvero Biella, in Piemonte, grazie al gruppo Ars Teatrando. Una camminata al maschile nel centro storico della città, colorata di rosso.

Dopo una camminata con uomini che hanno sfilato in fila indiana in scarpe rosse, camminata silenziosa e solenne, allo stop sono stati esposti dei cartelli neri con scritte bianche per dire stop al femminicidio. Un flash mob con mascherina rossa e distanziamento nato da una idea di Paolo Zanone (imprenditore tessile e direttore artistico della locale compagnia teatrale) per dire quanto la differenza la faccia la sinergia maschile e femminile insieme. Insieme. Più forti. Uomini che non fanno finta di nulla di fronte a questi eventi, che sfilano senza girarsi dall’altra parte.

La seconda è una camminata tutta al femminile, colorata di fucsia. Anzi. Una corsa. La “STRAWOMAN® – Un’edizione straordinaria”. La manifestazione, giunta al suo 11° anno consecutivo ideata dalla agenzia Red Events, StraWoman® si svolge sempre in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale dei Diritti della Donna.

Ma quello che succederà sabato 6 e domenica 7 marzo, contemporaneamente in tutto il mondo, esprime nell’era del covid un nuovo e poderoso senso di libertà declinato al femminile attraverso il colore rosa shocking tanto amato dalla stilista Elsa Schiaparelli. Il kit (che comprende tra gli altri, la celebre t-shirt fucsia ufficiale che è anche il segno riconoscimento della manifestazione) non fa distinzioni tra il correre o il camminare. L’idea è che alla vigilia dell’8 marzo ci si ricordi di “riflettere”. E cosa meglio di una corsa o una camminata per farlo?

Tra un perfetto mix tra partenza, esperienza di percorso e la distanza percorsa, ecco che le partecipanti, le “Strawomen” appunto, potranno poi condividerle in modo virtuale sulla piattaforma online del “podium”. Lontani, sì ma in perfetta sicurezza e la voglia di essere unite per celebrare questa ricorrenza fatta sì di sport e benessere psico fisico, ma anche di un forte senso di appartenenza e sensibilizzazione (tanto che le iscritte condivideranno la “loro” gara sui social con vari hastag). Non basterà infatti forse la medaglia di partecipazione a fine percorso per tutte le partecipanti a fare la differenza, né la t-shirt fucsia o un paio di scarpe per poter esprimere appieno il diritto ad esserci , al proprio benessere e al valore aggiunto del ruolo maschile che manifesta “per” le donne, per una lotta vera contro le violenze maschili sulle donne; ma servirà a ricordare una volta di più che c’è bisogno di testimoniare la sicurezza di poter essere donne e di poter camminare con le proprie gambe perché, come  è stato detto durante la manifestazione di Biella “quando ti senti gli occhi di tutti addosso”, tutto cambia. E, forse, probabilmente, le cose, si capiscono meglio. E si vince un po’ tutti. Buona festa della donna a tutti. Uomini e donne.

Cristina T. Chiochia