Dopo il crollo a inizio novembre della Schola Armaturarum, nella zona archeologica di Pompei gli edifici storici continuano a cedere e a cadere. Oggi sono caduti due muretti della lunghezza complessiva di due metri, senza affreschi (in Via Stabbiane e nel Lupanare piccolo) mentre ieri era avvenuto il crollo di un muretto grezzo di circa 7 metri nel giardino della Casa del Moralista. La colpa sarebbe delle abbondanti piogge degli ultimi giorni, che ha fatto perdere coesione alla malta antica che teneva insieme i muri (come spiegato dalla Soprintendenza). Il Direttore degli scavi, Antonio Varone, ha assicurato che la casa del Moralista non è a rischio di un crollo totale.

“Si tratta di episodi possibili nel corso della vita di uno vasto sito archeologico di 2000 anni, soprattutto in condizioni climatiche come quelle di questi giorni e che non devono generare alcun allarmismo né generare casi sensazionalistici – così si è espressa la soprintendente di Pompei Jeannette Papadopoulos.
“Pompei è una città fragile e se continua a piovere così tutti i muri senza copertura sono a rischio – ha aggiunto la Papadopoulos – Ormai piove da due mesi e in ogni caso quanto accaduto oggi non è paragonabile a episodi più gravi”.