L’età di pensionamento delle donne deve essere portata a 65 anni e misure sempre più severe devono essere prese qualora la copertura delle rendite diminuisse. È quanto ha ribadito oggi a Berna il PLR, rilanciando due proposte contenute nell’11esima revisione dell’AVS affossata dal Parlamento il primo ottobre scorso.

Venute a difendere due iniziative depositate in tal senso, le donne liberali radicali hanno insistito sulla necessità di prendere dei provvedimenti per garantire il finanziamento dell’AVS senza attendere i risultati della 12esima revisione tra cinque o sette anni.

“Non intendiamo silurare” il lavoro attualmente condotto dal ministro delle assicurazioni sociali, il PLR Didier Burkhalter, ha assicurato la consigliera nazionale bernese Christa Markwalder. “L’idea è di rilanciare il dibattito anche se poi si dovranno fare compromessi”, ha proseguito la sua collega ginevrina Martine Brunschwig-Graf.

Per quel che riguarda l’età di pensionamento delle donne, il PLR ritiene “necessario e giusto” portarla a 65 anni, poiché ciò consentirebbe di risparmiare 800 milioni di franchi l’anno. Secondo la proposta del partito, l’innalzamento interverrebbe quattro anni dopo l’entrata in vigore della revisione della relativa legge.