Dopo un biennio caratterizzato da contrazioni, il patrimonio delle 300 persone più ricche della Svizzera è lievitato di 21 miliardi nel 2010, salendo a 470 miliardi di franchi. È quanto emerge dall’ultima classifica dei Paperon de’ Paperoni residenti nella Confederazione compilata dalla rivista economica “Bilanz”.

Per il Ticino in prima posizione figurano Sergio e Geo Mantegazza con un patrimonio stimato a 4-5 miliardi. Sono citati anche Erich e Helga Kellerhals (3-4 miliardi), Heidi Horten (2-3 miliardi), gli eredi Thyssen-Bornemisza (1,5-2 miliardi), Rolf Gerling (1-1,5 miliardi), Vittorio Carozza (1,5-2 miliardi), la famiglia Zegna (1-1,5 miliardi), la famiglia Cornaro (800-900 milioni), Tito Tettamanti (800-900 milioni), Erich e Martin Dreier (600-700 milioni), Günter Kiss (400-500 milioni), Silvio Tarchini (300-400 milioni) e Carlo Crocco (300-400 milioni).

La crescita rilevata quest’anno è dovuta in buona parte alle 15 persone o famiglie entrate nel novero delle 300 persone più facoltose, commenta “Bilanz”. Delle 15 matricole, che assieme dispongono di beni per 15,1 miliardi, dodici sono giunte in Svizzera dall’estero.

In particolare per la prima volta nell’elenco è entrato Ivan Glasenberg, sudafricano con passaporto australiano, che sta per ottenere la cittadinanza svizzera. Glasenberg è presidente della direzione del gruppo Glencore, attivo nelle materie prime. Secondo “Bilanz” possiede 1,5-2 miliardi di franchi.

Tra le persone che hanno accresciuto maggiormente le proprietà figura Ingvar Kamprad, fondatore della catena di mobili Ikea, per la nona volta consecutiva al primo posto assoluto della classifica, con un patrimonio stimato a 38-39 miliardi di franchi, 3 miliardi in più dell’anno scorso. Seguono le famiglie basilesi Hoffmann e Oeri, che controllano il gruppo farmaceutico Roche, con un portafoglio di 13-14 miliardi. Esse risultano però fra i maggiori perdenti avendo subito un calo di 2 miliardi.

Infine, nell’elenco dei 300 più ricchi si trova anche una quindicina di persone residenti nei Grigioni: fra queste spiccano Karl-Hienz Kipp (4-5 miliardi), Athina Hélène Onassis (3-4 miliardi) e Carlo De Benedetti (1,5-2 miliardi).