Rifiutano la ribalta di televisione e stampa scritta, sorretti dalla fede hanno chiesto una veglia di preghiera, mentre centinaia di uomini proseguono nella disperata ricerca di Yara, la figlia di 13 anni scomparsa ormai da otto giorni da casa.

Dopo aver perlustrato palmo a palmo i dintorni del paese, oggi la Regione Lombardia ha messo a disposizione l’elicottero della Protezione civile per monitorare in maniera più particolareggiata le zone interessate, mentre il personale ha allargato ulteriormente il raggio di osservazione, fino alle località vicino all’ Adda.

Facile immaginare l’angoscia dei coraggiosi genitori della piccola Yara Gambirasio, i mille pensieri che tolgono il sonno e più i giorni passano più le peggiori ipotesi si fanno strada. Mitomani che inviano lettere anonime, veggenti alla ricerca di notorietà che sciorinano le loro teorie, a volte fregandosene di coloro che soffrono e che sperano che ogni minuto sia quello giusto per ricevere un segnale positivo. Yara sembra sparita nel nulla.

Approfittando della tregua concessa dal maltempo, la Protezione Civile, le unità cinofile e i vigili del fuoco si sono piazzati lungo la sponda bergamasca del fiume Adda, che si trova a una decina di chilometri da Brembate Sopra. Nessun controllo viene tralasciato anche nei paesi della vicina Valle Imagna, mentre si continua a ispezionare il cantiere del centro commerciale già controllato più volte nel corso della settimana e una quindicina di agenti del Corpo forestale dello Stato stanno inoltre controllando la provinciale Briantea. Possa un miracolo riportare a casa una dei tanti, troppi bambini che ogni anno spariscono senza più lasciare traccia.