Una svolta purtroppo dolorosa e drammatica nella vicenda della scomparsa della piccola Yara Gambirasio si é avuta pochi minuti fa. Un marocchino é stato ufficialmente fermato per omicidio in relazione alla sparizione della tredicenne.

I carabinieri temono possa aver occultato il corpo di Yara: un epilogo purtroppo drammatico si affaccia alla ribalta della cronaca e riprende vigore la denuncia fatta dal giovane Tironi, inizialmente ritenuto non credibile, che aveva dichiarato di aver visto Yara sul ciglio della strada accanto a due uomini.
Il marocchino é stato fermato sabato sera mentre a bordo del traghetto Berkane, diretto a Tangeri, in Marocco, cercava di lasciare l’Italia. L’immigrato è arrivato nella caserma del Comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, in via delle Valli, intorno alle 23 di ieri e lì è stato trattenuto per tutta la notte. Pochi minuti fa la conferma del fermo per presunto omicidio e occultamento di cadavere.
I carabinieri si sono recati a casa dei genitori di Yara trattenendosi per una mezz’ora senza rilasciare ulteriori dichiarazioni alla loro uscita. Una svolta che se confermata, si rileva ancora una volta in questi casi, estremamente drammatica, una giovane vita potrebbe essere stata stroncata da un assassino di turno.

Secondo alcune indiscrezioni – riportate dal Corriere della Sera – il nordafricano potrebbe essere uno degli operai che lavoravano nel cantiere per la costruzione di un centro commerciale alla periferia tra Brembate Sopra e Mapello. In quel cantiere si sono concentrate per giorni le ricerche per Yara, dopo che i cani avevano fiutato le tracce della ragazzina.
Sul marocchino si sarebbe indirizzata l’attenzione degli inquirenti quando l’uomo ha lasciato il suo luogo di lavoro e residenza abituale ed è partito per Genova, con l’intenzione di imbarcarsi sul traghetto diretto in Marocco. A quel punto è scattato il blitz per impedire quella che evidentemente appariva come una fuga.